Spin Doctor per Dagospia

CARTELLONE MONTI ITALIA FOR SALE

LA GERMANIA GIUSTA PATTO BERSANI MONTI

Già stanchi della campagna elettorale? È comprensibile. Ma dall'altra parte della barricata c'è qualcuno che, proprio in questi mesi, sta lavorando sodo (e guadagnando discretamente) per pianificare le strategie di comunicazione delle varie liste. I candidati sono infatti prodotti da posizionare, piazzare, rendere conosciuti e infine vendere agli elettori. E i partiti si servono, ovviamente, di professionisti del settore. Vediamo quali sono le agenzie al lavoro in questa campagna.

- Monti. Il prof si sta servendo da diverse scuderie. Da Red Cell del Milanese Alberto De Martini (curiosità: ha scritto otto canzoni per Mina) ai Pugliesi di Proforma, agenzia vendoliana per eccellenza (ci lavora Ed Testa, compagno di Nichi). Il tutto, mixato con varie consulenze da oltreoceano non ha prodotto, finora, un risultato sconvolgente. E infatti i sondaggi non lievitano. Vedremo nelle prossime settimane.

- Bersani. Culatello si affida ad Aldo Biasi come agenzia creativa, ma fa appello a due grosse firme per audio e video: la colonna sonora, lo sappiamo già, sarà "Inno" di Gianna Nannini. E per lo spot video, che andrà in onda a partire dalla prossima settimana, il PD si è avvalso della firma di Luca Maniero, regista di Benvenuti al Sud. Si preannuncia uno stile nuovo rispetto al comune sketch elettorale: protagonisti non saranno politici, ma giovani attori professionisti. E saranno raccontate ministorie, non solo slogan. Il tutto attovagliato attorno al tema dell'"Italia Giusta". Attendiamo fiduciosi, segnalando il rischio-fiction.

- Berlusconi. Come consuetudine il Pdl ha deciso di gestire in casa l'intera campagna. È Antonio Palmieri ad occuparsi della strategia elettorale, supportato da Roberto Gasparotti (organizzatore delle apparizioni di Berlusconi in Tv), Laura Marchese, ex promotrice delle fiction per Mediaset, e Alessandra Ghisleri di Euromedia Research. Palmieri spinge forte su internet, e segna la fine dei mitici 6x3 col "Presidente operaio". I cartelloni pubblicitari sarebbero ormai troppo passivi e tristi (specialmente d'inverno!) Meglio rafforzare i contatti diretti, il face to face: incontri, manifestazioni elettorali, ma anche passaparola.

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