balotelli rimosso

LE 10 CERTEZZE CHE L’ELIMINAZIONE DELL’ITALIA CI HA TOLTO E UNA PROVOCAZIONE: SIAMO DAVVERO SICURI CHE IL PIRLO DI OGGI (RIPETIAMO, DI OGGI) SIA ANCORA QUEL GIOCATORE COSÌ FENOMENALE?

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Tommaso Pellizzari per “Corriere.it”

 

prandelli pirlo balotelli nazionaleprandelli pirlo balotelli nazionale

Questa eliminazione dell’Italia non è solo la fine di un Mondiale. È anche il crollo di molte certezze. Non solo nostre.

 

Per esempio:

 

1) Anche i brasiliani ci sono cascati. Dopo la vittoria sull’Inghilterra all’esordio, erano in molti a dire che «a Italia chega sempre», cioè: «Alla fine l’Italia arriva sempre in fondo», che nei tornei brevi diamo il meglio. Beh, non è vero. O meglio: come per tutti, ogni tanto l’Italia arriva fino in fondo, ma ogni tanto anche no. Per esempio agli ultimi due Mondiali no. E di tanto.

 

2) Non è vera la regola secondo la quale l’Italia fa sempre male in amichevole ma poi, quando le partite sono importanti si ritrova. A questo punto è ormai evidente che dirlo (o solo pensarlo) è pura scaramanzia. Forse è ora di iniziare a guardare alle amichevoli per quello che sembrano davvero.

 

prandelli balotelli caporettoprandelli balotelli caporetto

3) Non è vero che partendo dal gioco avremmo ottenuto automaticamente dei risultati. Attenzione: non è che questa legge non sia valida. Solo, non è stata valida per noi. I dati del nostro possesso palla al Mondiale parlano chiaro.

 

4) D’altronde, non è nemmeno il caso di rimpiangere il passato e di provare a tornare all’antico sistema fatto di difesa e contropiede, in ossequio alla nostra storia e al nostro presunto Dna. Perché non siamo più tanto bravi nemmeno in quello: abbiamo preso gol in tutte e tre le partite che abbiamo giocato.

 

5) Da anni andiamo ripetendo che in Italia i giovani trovano gli spazi chiusi dagli stranieri solo perché costano poco e non perché siano migliori. Ma ne siamo davvero sicuri? E se invece entrassimo nell’ordine di idee che, come anche questo Mondiale ha dimostrato, gli stranieri giocano perché sono effettivamente più bravi?

andrea pirlo corre per il campoandrea pirlo corre per il campo

 

6) Le partite non si vincono con la storia e la tradizione: nel gruppo D, le tre squadre vincitrici di titoli mondiali hanno in totale realizzato un solo punto contro la Costa Rica, che di Mondiale non ne ha vinto neanche mezzo.

 

7) Forse puntare sul blocco Juve per vincere gare internazionali non è una grande idea, visti i risultati dei bianconeri in Europa.

 

8) Qui si rasenta la bestemmia (visto anche quello che scrivono i giornali di tutto il mondo), ma forse è il caso di provare a dirlo: siamo davvero sicuri che il Pirlo di oggi (ripetiamo, di oggi) sia ancora quel giocatore così fenomenale? (Non si offenda Pirlo. Per Balotelli ormai nemmeno ci poniamo il problema).

 

9) Amiamo ripetere che al Mondiale i giocatori delle squadre europee arrivano logorati dalla lunga stagione di campionato e coppe. Ma quanti calciatori italiani sono arrivati in semifinale o finale di Champions (non Europa) League, quest’anno?

 

Ciro Immobile e Diego Godin Ciro Immobile e Diego Godin

10) Ultima certezza sparita: fare la Confederations Cup, l’anno scorso, è stato utilissimo per poi programmare la preparazione al Mondiale di dodici mesi dopo. Viene da chiedersi cosa sarebbe successo se l’Italia fosse rimasta a casa.