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“HO TEMUTO DI MORIRE, VERSO IL 33ESIMO CHILOMETRO STAVO PER COLLASSARE…” – IL 24ENNE RUSSO KONSTANTIN DRAGUNOV HA VINTO LA “POLE OF COLD OYMYAKON”, UNA DELLE MARATONE PIU’ ESTREME AL MONDO, CON UNA TEMPERATURA MEDIA DI -55 GRADI, CHE SI SVOLGE OGNI ANNO IN SIBERIA - DRAGUNOV HA TAGLIATO IL TRAGUARDO DOPO AVER CORSO PER TRE ORE TRA NEVE, CHIACCIO E VENTI ARTICI CHE COLPIVANO IL VOLTO SCOPERTO - VIDEO!

Estratto dell’articolo di Alessio Pediglieri per www.fanpage.it

konstantin dragunov pole of cold oymyakon 1

 

Un ragazzo di soli 24 anni, Konstantin Dragunov, si è aggiudicato l'edizione 2024 della "Maratona più fredda del  Mondo". Non un modo di dire, ma una corsa oltre i limiti, con una temperatura media di -55 gradi centigradi che 38 atleti  hanno deciso di sfidare, a Oymyakon in Siberia. Dopo oltre tre ore di gara, il primo a tagliare il traguardo è stato lo studente russo, arrivato allo stremo: "Credevo di collassare durante la maratona".

 

pole of cold oymyakon 2

[…] conosciuta col nome di "Pole of Cold Oymyakon" e la più temuta dai partecipanti. Eppure, il suo fascino resta ben radicato a tal punto che in 38 si sono presentati ai nastri di partenza: quasi tutti russi, abituati a temperature artiche ma che sono stati messi in difficoltà dai 42,5 km. Ogni anno si svolge in Siberia, ogni anno qualcuno rischia la vita per arrivare prima degli altri ed entrare nel palmares della competizione.

 

pole of cold oymyakon 1

Il tutto per la gloria e la voglia di farlo, non certo per diventare ricchi visto che i premi in palio sono tutt'altro che interessanti: si tratta di circa mille euro al primo, […]

 

Unica parte scoperta, parti del volto ed è qui che i 38 folli atleti hanno subito i problemi peggiori. Lo stesso Dragumov ha ammesso di "aver temuto di non farcela, di morire. Verso il 33° chilometro pensavo di collassare”  […]

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Parole che arrivano dopo oltre 42 chilometri, per la maratona. Ma anche pensieri che pervadono chi ha optato per la gara con metà distanza, come la russa Alisa Matveeva che dopo il traguardo ha ammesso: "A tratti è stato davvero spaventoso, per il ghiaccio negli occhi, perché non ho sentito i muscoli per metà gara, correndo senza avere la percezione di farlo. Ti devi adattare alle situazioni non a come sai correre da sempre".

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