DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
Carlos Passerini per il Corriere della Sera
«Io al Chelsea? Se cercate casino con me non lo troverete mai». Rischiano di essere queste le ultime parole da milanista di Gonzalo Higuain, sibilate con la consueta aria truce, all' alba a Malpensa. This is the end .
L' avventura del Pipita, acclamato come un messia, secondo giocatore - dopo Bonucci - strappato alla Juventus nel giro di un anno e fuggito a gambe levate da Milano, si è conclusa. Con un cappuccio nero della felpa sollevato sulla testa e un bottino misero di gol. Solo 8, a fronte di un esborso economico di 9 milioni per sei mesi di prestito e un ingaggio da 9,5 milioni di euro.
Se il legame con buona parte dello spogliatoio è stato affettuoso e il rapporto con Gattuso si è rivelato di stima e rispetto reciproco, non altrettanto si può dire della relazione instauratasi con Leonardo. Il Pipita si è sentito tradito dal manager brasiliano quando alla vigilia della gara con la Spal il dirigente mise in dubbio il riscatto dell' attaccante a fine stagione, subordinandolo cioè alla qualificazione in Champions.
Poi alla presentazione di Paquetà la stoccata finale. «Pipita ora pedala», il titolo rimbalzato su ogni quotidiano e sito web ha mandato su tutte le furie l' argentino che in cuor suo ha maturato la decisione di raggiungere Sarri. Se non fosse stato per Paolo Maldini che mercoledì ha insistito per trascinarlo in panchina, il Pipita si sarebbe accomodato senza pensieri in tribuna. Ora è solo questione di ore per il suo trasferimento a Londra.
Il rebus a questo punto è reperire il sostituto: dopo aver vagheggiato Ibrahimovic da affiancare a Higuain e Cutrone, la squadra si ritrova senza lo svedese, con l' argentino in fuga e un 9 da mettere a disposizione di Gattuso. Vero è che Leonardo considera dal punto di vista tecnico Piatek come erede ideale di Gonzalo e ha già trovato con Gabriele Giuffrida, l' agente che lo ha segnalato a Preziosi, un accordo fino al 2023 a 2 milioni a stagione.
Il problema è che Gazidis, alla ricerca di occasioni meno costose, non ha ancora dato l' ok definitivo.
Al Milan è in corso uno scontro a livello filosofico tra i dirigenti: Maldini e Leonardo da un lato, il nuovo amministratore delegato con il braccio destro Moncada dall' altro. Morale: il Genoa si aspetta un abboccamento nelle prossime 24 ore per definire l' affare, dopo che lunedì scorso Enrico Preziosi ha spiegato a Leonardo che si sarebbe privato del polacco solo per 40 milioni più bonus a titolo definitivo o con un prestito molto oneroso e obbligo di riscatto. Nessun appuntamento però al momento è stato fissato.
«Aspettiamo che ci contatti il Milan, vediamo se succede qualcosa nelle prossime ore. In base a quello che ci proporrà prenderemo le nostre decisioni» ha dichiarato il dg Perinetti. Batshuayi, il cui prestito dal Chelsea al Monaco si è arenato, è considerato con poca convinzione un piano B. Il Lipsia si sfila dalla corsa a Calhanoglu ritenendolo troppo oneroso, i rossoneri valutano come esterno Djenepo dello Standard Liegi.
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