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Vincenzo D’Angelo per www.gazzetta.it
Due facce della stessa partita. Lato A, dominio Inter. Lato B: riscossa Torino. L'Inter stecca anche il debutto a San Siro dopo il k.o. all'esordio in casa del Sassuolo. E ai punti è un 2-2 giusto, fatto di errori e prodezze, di mosse e contromosse. Di certo l'Inter sembra non aver perso il suo modo di essere "pazza", passando da una possibile goleada a un incredibile pareggio.
NUOVA INTER — In avvio è un'altra Inter rispetto a Reggio Emilia. E non solo perché Spalletti le ha cambiato l'abito, accelerando il passaggio alla difesa a tre. D'Ambrosio viene preferito a Miranda proprio per la capacità di poter scivolare in fascia e trasformare in base alle esigenze la difesa da 3 a 4, abbassando Asamoah. Ma la novità più interessante è la posizione di Perisic, che gioca in coppia con Politano alle spalle di Icardi, ma molto dentro al campo.
E il fraseggio palla a terra sulla trequarti si nota subito: veloce, nello stretto, tutto di prima. Politano dopo una serie di triangoli arriva sul fondo (4') ma Sirigu in uscita bassa anticipa Icardi prima del tap-in vincente. Ma al 6' l’Inter passa lo stesso: Icardi viene a prende palla in fascia – così come vuole Spalletti – e mette i panni dell'uomo assist, servendo Perisic che di prima fulmina Sirigu. Per San Siro è una liberazione, per l'Inter pure. Che inizia a volare sull'entusiasmo e continua a esaltarsi sulla trequarti. Asamoah (15') ruba palla a Iago, pesca in area Icardi che libra con una sponda Politano, il cui colpo di testa viene bloccato in tuffo da Sirigu.
REMAKE — Del Toro non c'è traccia mentre l'Inter spinge per il raddoppio che arriva al 32', con un remake della punizione al 90' di Reggio Emilia, dove solo uno straordinario Consigli aveva evitato il pari ai nerazzurri. Stavolta la spizzata dell'olandese De Vrij sulla pennellata di Politano lascia Sirigu impietrito: 2-0 legittimo. Il Toro prova a quel punto ad affacciarsi nell'area nerazzurra: la prima conclusone è un "passaggio" di testa di De Silvestri verso Handanovic. Poi all'ultimo istante Iago su punizione sfiora l'incrocio.
RIBALTONE — Le urla di Mazzarri all'intervallo scuotono il Toro, che prova subito a impensierire Handanovic da fuori con Rincon (5'). È un segnale però, perché Mazzarri stringe Iago e Soriano molto più vicini a Belotti. L'Inter si abbassa e il Toro ne approfitta, riaprendo il match al 10' con il terzo gol stagionale di Belotti (dopo i due di Coppa), bravo a scappare alle spalle di D'Ambrosio sul lancio di Iago e a spalancarsi la porta solo con il controllo palla, che manda a vuoto Handanovic. È l'episodio che cercava Mazzarri per poter credere nella rimonta. E l'ex tecnico dell'Inter allora ci crede: fuori Soriano e dentro Ljajic per aumentare la qualità offensiva. La pressione del Toro diventa costante, tambureggiante. Al 23' viene premiata: Iago lavora un bel pallone in area, trova Aina, tiro respinto ma sulla palla vagante Meitè finta il destro e poi col sinistro trova l'angolino basso.
BRIVIDI FINALI — L'Inter è mentalmente alle corde. Spalletti prova a scuoterla inserendo Keita per Vrsaljko ma è il Toro ad avere una doppia potenziale occasione con Belotti e Iago. Perisic (31') prova a rispondere da fuori, sfiorando il palo. Ma è ancora il Toro a sfiorare il 3-2 con Ljajic (murato da Handanovic) e Belotti (colpo di testa a lato). La gara diventa divertentissima, con continui capovolgimenti di fronte. Icardi trova la prima conclusione al 38', ma Sirigu mura in angolo. Spalletti nel recupero inserisce anche Lautaro che fa in tempo a servire un bel pallone a Icardi che spara alto. Prima, però, era stato Perisic ad andare a un passo dal gol partita: missile da fuori e Sirigu che vola all'incrocio a dir di no. Una parte di San Siro fischia: no, questa pazza Inter ancora non decolla.
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