DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Marco Mensurati per ''La Repubblica''
Dopo quasi un anno e mezzo di discussioni feroci ieri pomeriggio si è intravisto all' improvviso un primo minuscolo spiraglio di luce nella questione dei diritti tv della Serie A. È stato quando a pochi chilometri di distanza dall' aula di tribunale in cui si stavano scontrando i loro avvocati - i grandi capi di Sky e Mediapro Andrea Zappia e Jaume Roures, si sono stretti la mano, dando il via a quella che con un filo di ottimismo uno dei presenti ha definito la prima riunione di una nuova trattativa privata.
Fino ad oggi tra la tv satellitare interessata a trasmettere la Serie A per i prossimi tre anni - e la multinazionale spagnola che ha vinto il bando della Lega per intermediare la vendita dei diritti tv - i contatti erano stati minimi e comunque sempre tesi. Tanto che alla fine Sky ha chiesto e ottenuto dal tribunale di bloccare d' urgenza (ex art. 700) la vendita imbastita dagli spagnoli.
Per questo, terrorizzata dall' ipotesi di restare schiacciata tra la decisione del tribunale e l' assemblea dei presidenti (entrambe previste per lunedì), la Lega Calcio ha deciso di giocare d' anticipo.
Micciché e Malagò hanno chiesto al subcommissario Paolo Nicoletti di convocare tempestivamente tutte le parti e convincerle/costringerle a trovare una soluzione.
La prima sorprendente notizia è che nessuno ha opposto resistenza, magari inventando come accaduto in precedenza «non rinviabili impegni all' estero».
La seconda è che l' incontro è stato anche, a suo modo, proficuo. Al tavolo - la riunione si è tenuta per scelta precisa in territorio neutro, nello studio Toffoletto, legale della Serie A - c' erano, oltre a Nicoletti, Roures e Zappia, anche l' amministratore delegato di Infront, Luigi De Siervo e una discreta quantità tra tecnici del settore e avvocati. A parlare è stato però principalmente Nicoletti che ha chiesto e ottenuto la disponibilità di tutte le parti a lavorare, anche nel non improbabile caso in cui il giudice bocci il bando degli spagnoli, a una via d' uscita praticabile per tutti.
L' idea della Lega - a quanto si è capito - sarebbe quella di invitare Mediapro ad abbandondare in ogni sua forma il progetto di Canale di Lega , anche a costo di lasciare un po' di soldi sul tavolo; e contemporaneamente di chiedere a Sky di offrire più di quanto fatto finora per avere il calcio in esclusiva. Il classico «sacrificio da parte di tutti», insomma. Sacrificio che chiederà anche ai club, i quali dovrebbero pretendere meno dei 1050 milioni offerti dagli spagnoli. Ed è proprio quest' ultimo, a ben guardare, lo scoglio più grosso contro il quale rischia di fermarsi tutto.
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