DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Giancarlo Dotto (Rabdoman) per Dagospia
Il chilo e mezzo in più che inquarta visibilmente Higuain e fa incazzare non meno visibilmente De Laurentiis (ma secondo me sono almeno due i chili) sta sovrappesando sul destino del Napoli. Gonzalo torna al gol a Firenze, ma solo su monumentale cappella di Marco Alonso in ditta col guardiano romeno. Per il resto, squadra che ha perso la retta via dopo la sconfitta di Torino. Ennesimo passaggio a vuoto.
Il sospetto è chiaro. Che si chiamino Roma o Napoli, le molto presunte rivali della Martellante Signora, prima o poi vanno incontro a liquefazione da stress, detta anche ingiustificata ambizione. Si squagliano.
Mentre l’Assassina procede nel suo ineffabile tributo di sangue al Moloch della Vittoria, le altre si scoprono prima o poi miseramente umanoidi. Il sintomo è sempre lo stesso. L’autolesionismo. Cominciano infallibilmente a dire o fare cazzate. I nervi cedono.
L’ultima esternazione di Aurelio su Higuain ciccio (“Si porta un mattone addosso”) è una mattonata tafazziana sui propri genitali. Per di più, assai sospetta. Aurelio cominciò a mollare allusioni e chiose destabilizzanti anche su Mazzarri, Cavani e Benitez, appena fu chiaro che i tre stavano immaginandosi lontani da Napoli. Che sia anche il caso di Higuain? Molto probabile. Complicatissimo questa volta trattenerlo a Napoli.
Dispersa l’ultima polemica con Mancini, lo stesso Sarri manifesta nervosismo crescente. Non sembra più trovare nella parola e nemmeno nella rosa risorse all’altezza. Entrambe spremute?
Dire pubblicamente che sarà Higuain a decidere che fare di sè, se giocare o meno, significa consegnarsi all’autorità del bizzoso argentino che, tanto per dire, non ha mancato di sfanculare a Firenze il suo allenatore colpevole di averlo sostituito a una manciata dalla fine.
Vedi il caso di Big Spalla a Roma e, rovesciato, quello di Rudi Garcia prima: rinunciare alla leadership anche feroce con i giocatori, alla fine si traduce sempre in rovina. Loro ti metteranno prima o poi i piedi addosso. E’ nella natura delle cose.
Se poi aggiungi l’appannamento simultaneo di Hamsik, Insigne, Allan, Jorginho, spompati da abuso di calcio, si deduce che il Napoli di oggi sembra più in lizza per perdere il secondo posto che guadagnare il primo. Sfrattati dall’Europa League, nel frattempo, potrà anche fare bene ai muscoli, ma non certo alla testa.
aurelio de laurentiis allo stadio
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