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Luca Bianchin per gazzetta.it
La Juve vince 2-1 a Napoli in una partita ricca di episodi ed emozioni, volando a +16 in classifica proprio dagli azzurri e ipotecando l'ottavo scudetto consecutivo. A rompere l'equilibrio ci pensa un folle retropassaggio di Malcuit, che mette Ronaldo a tu per tu con Meret al limite dell'area. Il portiere esce alla disperata, Cristiano va giù. C'è contatto? Le immagini non chiariscono, Rocchi fischia fallo ed espelle Meret. È il 28', entra Ospina per il sacrificato Milik e Pjanic su punizione sblocca il match. La reazione del Napoli in 10 è veemente: Zielinski colpisce subito il palo. Al 39', però, su pennellata di Bernardeschi, Emre Can raddoppia di testa, grazie anche a un tocco di Hysaj.
Partita finita? No, perché a inizio ripresa Pjanic si fa ingenuamente ammonire per fallo di mano: è il secondo giallo e il bosniaco va sotto la doccia. In parità numerica, il Napoli accorcia con Callejon al 61' (perfetto assist di Insigne). Il San Paolo spinge, Allan con una sassata va vicino al pari, poi Szczesny disinnesca due volte Zielinski. La Juve è alle corde, il Napoli in forcing. All'83' Rocchi concede con l'ausilio del Var un rigore agli azzurri per un fallo di mano di Alex Sandro (dubbio): Insigne però colpisce in pieno il palo. Il finale è ricco di tensioni e cartellini. Koulibaly rischia il doppio giallo (calcione a Dybala, non ravvisato da Rocchi). Dopo 5' di recupero, la Juve può respirare. Vince e vede lo scudetto vicinissimo già a marzo.
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