DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL…
Alessandro Bocci per il "Corriere della Sera" - Estratti
carlo ancelotti vittoria liga del real
Ha messo insieme più di duecento panchine in Champions League ma non le dimostra. Carlo Ancelotti è un allenatore senza tempo, alza il sopracciglio, sorride beffardo e governa le tensioni, le emozioni, lo stress di un mestiere che tanto ti dà ma tanto ti toglie. Il segreto è non perdere mai di vista la realtà e non prendersi troppo sul serio come quando, prima della cruciale semifinale di stasera con il Bayern, spiega le ragioni del suo duraturo successo: «Mi adatto».
Tutto qui? Sembra poco, è tantissimo. «Il fatto che le mie squadre non siano ben identificabili lo considero un merito. Un pregio anziché un limite». Così ha eliminato Guardiola e il Manchester City nei quarti e messo in bacheca la Liga, così andrà all’assalto della sesta finale della Coppa più elettrizzante.
carlo ancelotti vittoria liga del real
Il pronostico, dopo il 2-2 dell’andata, è tutto dalla parte del Real Madrid, ma Carletto sa bene che da favoriti si rischia di più e che il Bayern Monaco ha l’esperienza, la storia e le qualità per vincere.
«All’andata loro sono stati migliori di noi», avverte il tecnico di Reggiolo. E in questi giorni lo ha ripetuto sino all’ossessione nel ritiro di Valdebebas perché nessuno deve abbassare la guardia e nessuno lo farà perché il Madrid, come Ancelotti, certe partite sa giocarle.
L’appuntamento è dentro l’avveniristico nuovo Bernabeu dove si incroceranno tante storie e si sfideranno due squadre che insieme hanno vinto 20 volte la Champions. Ancelotti non si scompone «Mi godo l’attesa e spero di dormire. Domani prevarranno preoccupazione e tensione, anche un po’ di paura». Quella sana però, che ti fa stare sveglio.
Il Bayern è un brutto cliente e Tuchel un rivale ostico, che mira a giocare la terza finale di Champions con tre squadre diverse dopo quelle con Psg e Chelsea. «Nulla è impossibile», dice il tedesco. Per i bavaresi, che negli ottavi e nei quarti non hanno vinto in trasferta, è una sorta di ultima spiaggia alla fine di una stagione da dimenticare. Lo
bayern monaco real madridancelotti real madridbayern monaco real madrid ancelotticarlo ancelotti
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO -…
DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER…
DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E…
DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E…
QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI…