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“ORA DEVO DECIDERE COSA FARE DEL MIO FUTURO” - LA CRISI DI BERRETTINI, ELIMINATO DA MAJCHRZAK, NUMERO 109 AL MONDO, AL PRIMO TURNO DI WIMBLEDON. PER IL TENNISTA ROMANO UNA PAUSA O L’ADDIO AL TENNIS. “DEVO RIFLETTERE, NON SO COSA MI ASPETTA. SONO STANCO DI FUSTIGARMI. FISICAMENTE ERO A POSTO, MA NON HO AVUTO LA MIA SOLITA ENERGIA. SONO STANCO DI STARE SEMPRE A RINCORRERE, STARE IN CAMPO COSÌ NON È PROPRIO QUELLO CHE VOGLIO…” – VIDEO
Estratti da repubblica.it
“Sono stanco di rincorrere. Ora devo decidere cosa fare del mio futuro”. Così giù, col cuore a pezzi, non l’avevamo mai visto. Ieri sera Matteo Berrettini si è presentato in sala stampa ancora sudato (...) dopo la sconfitta al primo turno di Wimbledon contro il polacco Kamil Majchrzak, numero 109 al mondo. Speranza e rinascita nuovamente infrante.
Con il ventinovenne romano che, in preda a delusione e frustrazione, fa preludere addirittura a una pausa dal tennis, se non a un addio. Forse, per un Matteo così affranto, non ne vale più la pena.
Eppure “fisicamente ero a posto, e questo mi ha sorpreso, visto il mio mese di inattività dopo l’infortunio di Roma”, spiega Berrettini dopo aver perso il match in cinque set per 6-4 2-6 4-6 7-5 3-6, “pensavo di godermi questo match, invece è diventato sempre più pesante. Io e il mio team pensavamo che tornare qui a Londra mi avrebbe fatto sentire bene. Ma non è successo. Ora devo prendermi dei giorni di stacco e riflettere sui miei prossimi passi”.
Che cosa intende Matteo? “Sono stato discretamente in campo, a livello fisico. Ma non ho avuto il mio solito atteggiamento e la mia energia, che mi caratterizzano e che hanno caratterizzato la mia carriera. Ho passato momenti difficili prima di arrivare a Wimbledon. Tanti down, tanti dubbi sul provarci o meno. È stato complesso. Fondamentalmente, ora sono un po’ stanco. Sono un po’ stanco di rincorrere sempre qualcosa. Perciò dicevo che devo prendermi dei giorni di riflessione. Perché, per come sono fatto io, stare in campo così non è proprio quello che voglio”.
“Mi dispiace. Spero davvero che sia un passo falso e possa sentirmi presto meglio”, continua Berrettini, “forse ora pecco mentalmente, dopo essermi concentrato troppo a livello fisico. Siamo ragazzi, siamo persone normali che vengono messe davanti a delle decisioni, e non è semplice quando c’è la competizione in mezzo. Non so bene che tipo di lavoro devo fare. Non so cosa mi aspetta. Sono stanco di fustigarmi, di darmi colpe che magari non ho. Non voglio creare allarmismi, ma ci sta che uno si senta un po’ stanco e che magari abbia bisogno di un po’ di tempo per riflettere e capire dove andare”.
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