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CONTI IN ORDINE E SCUDETTI: DE LAURENTIIS E IL SUO NAPOLI SONO UN MODELLO NEL CALCIO ITALIANO - LA SQUADRA PARTENOPEA, CHE HA CONQUISTATO DUE TITOLI IN TRE ANNI, COME VALORE DELLA ROSA SI PIAZZA AL QUINTO POSTO, MOLTO DISTANTE DA INTER, JUVENTUS E MILAN. MA LA SOCIETA’ DI DE LAURENTIIS È L’UNICA A REALIZZARE UN UTILE, DI CIRCA 63 MILIONI, NEL 2024 – L’ATTENZIONE AL MONTE INGAGGI E IL SORPASSO AI GRANDI CLUB DEL NORD: LA JUVE HA UN ROSSO DI 200 MILIONI
Da corriere.it
AURELIO DE LAURENTIIS E ANTONIO CONTE FESTEGGIANO LO SCUDETTO DEL NAPOLI
Chiamiamola buona gestione, oculatezza, rendimento sul lungo termine. Chiamiamola anche programmazione. Il quarto scudetto del Napoli, il secondo della gestione di Aurelio De Laurentis, è un capolavoro anche perché il valore della rosa, che era certamente inferiore a quella di alcuni rivali per il titolo, in testa l’Inter. Secondo le valutazioni del sito comparativo Transfer Market (che puoi vedere qui e nel grafico in basso) la rosa a disposizione di Antonio Conte viene valutata attorno ai 355 milioni di euro, inferiore a tutte le principali rivali.
Quella dell’Inter, in lotta con i partenopei fino all’ultima giornata, vale ad esempio, circa 663 milioni. Quella della Juventus attorno ai 623, quella del Milan, finito ottavo in classifica, circa cento milioni in meno a 523. Ma anche l’Atalanta vale di più: 478,60 milioni, tra le prime cinque solo la Roma è più basso a 304 milioni, e questo suggerisce l’altro grande risultato di Claudio Ranieri.
La gestione
Conti in ordine, bilancio positivo, due scudetti in tre anni (senza più Maradona). Sta diventando un caso-scuola il Napoli di Aurelio De Laurentis. Il presidente vulcanico, produttore cinematografico iper-estroso, ingombrante, «fumantino», pieno di eccessi, poco avvezzo ai convenevoli (si ricordano le sue innumerevoli sfuriate nei palazzi della Lega Calcio di cui ha fatto le spese anche qualche cronista improvvido) ha creato un gioiellino gestionale.
MEME SULL'INCONTRO TRA AURELIO DE LAURENTIIS E ANTONIO CONTE
Capace di coniugare straordinari risultati calcistici (i due titoli nel 2023 e del 2025 sono gli unici al Centro-sud dai tempi della Roma di Totti, 2001) senza indebitarsi, trovando la gallina dalle uova d’oro anche in qualche (discussa, metta sotto la lente dalle indagini della procura Figc) plusvalenza (vedi il caso Osimhen). Ma è un dettaglio, visto che non è stata certo l’unica a giovarsene.
Siamo andati a spulciare i bilanci delle società nell’anno 2023-2024, l’ultimo disponibile (l’attuale esercizio per molti club si chiude a giugno 2025 e dunque non avremmo uniformità di valori) e l’esito è, a suo modo, clamoroso.
ANTONIO CONTE - AURELIO DE LAURENTIIS
Il Napoli è il club che ha fatto registrare il miglior risultato, con un utile di poco più di 63 milioni di euro nella passata stagione, spinto dalle plusvalenze e dai ricavi da diritti televisivi. E ha finito per finire davanti a tutti i grandi club del Nord, anche quelli che di certo negli ultimi anni non hanno brillato per un’oculata gestione finanziaria, in testa la Juventus che ha chiuso quarta, ultimo piazzamento utile per la Champions League, solo al fotofinish. Con un rosso di quasi 200 milioni di euro.
La classifica dei club e i risultati in utile
ANTONIO CONTE - AURELIO DE LAURENTIIS A CENA A ISCHIA
Secondo l’ultima classifica del sito Calcio e Finanza, che realizza analisi comparative sui bilanci societari dei club, nessuno può avvicinarsi ai partenopei. La Lazio è seconda, ma staccata a quota 38,5 milioni di euro: per i biancocelesti pesa il fattore Champions mancata anche quest’anno, con un settimo posto che le è costata anche la Conference. Terza piazza per il Lecce, a quota 14 milioni grazie alle plusvalenze e una salvezza proprio all’ultima giornata vincendo all’Olimpico. Tra le prime 5 anche l’Atalanta, con un risultato netto positivo per quasi 11,9 milioni di euro. Tra i club in utile si segnalano anche il Milan (4,1 milioni grazie alla cessione di Tonali e a una crescita importante dei ricavi commerciali) che però non le hanno valso un piazzamento in Europa e sul bilancio pesa la prematura uscita in Champions.
L’attenzione al monte-ingaggi
Il Napoli di Aurelione, come è chiamato all’ombra del Vesuvio, è cresciuto sempre stando attento a che il monte-ingaggi della squadra non lievitasse. Il resto, lo hanno fatto alcune grandi intuizioni calcistiche.
AURELIO DE LAURENTIIS E ANTONIO CONTE DOPO LA VITTORIA DEL QUARTO SCUDETTO DEL NAPOLI
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