DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ…
IL TWEET DI PAOLO ZILIANI Napoli esagerato. Su un collettivo che lo rende squadra all’ennesima potenza innesta due individualità capaci, sprigionandosi da sole, di determinare gol e vittorie. Una fortuna avere qui, in Italia, la banda Spalletti e le sue gemme Kvaratskhelia e Osimhen
Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, ha battibeccato con i giornalisti presenti in conferenza stampa al termine della gara vinta contro il Sassuolo.
Parlando della gestione dei calciatori ha spiegato
«Oliveira e Rui sono due calciatori un po’ differenti, ma diventa difficile poterlo fare con calciatori come Kim e Rrahmani. che ora è a un livello incredibile dal punto di vista difensivo, da altre parti diventa più facile. Mario Rui ha qualità indelebili, quando ha palla le scelte sono quelle lì, poi da un punto di vista di impatto fisico ha meno di Olivera che ha un motore superiore per le distanze e la forza, per cui ci vogliono tutti e due. L’essenziale è che non ragionino come i calciatori deboli, siamo due riserve, conta solo i minuti che non giocano o sei mio amico se mi dai la maglia altrimenti non sei più amico. Si fa sempre un discorso di collettivo, di traguardo di squadra, si ha bisogno di tutti.
Zerbin ha fatto 5 minuti sbattendo su tutti, facendo vedere che può giocare in Serie A in molte squadre, il ragionamento corretto è quello. Si tenta di starci attenti però poi ogni tanto durante l’anno qualcosa scappa ma questi stanno reagendo tutti bene. Quando siamo partiti nelle mille notti insonni ho pensato che qualsiasi allenatore alleno è quello più forte, quello che mi può dare la soluzione, e si va a lavorare in maniera corretta.
Poi naturalmente, sono state delle esigenze a livello societario che hanno portato questo. Io sono convinto che se fossero rimasti Mertens, Ruiz e Koulibaly avremmo fatto lo stesso un grande campionato, il campionato di quest’anno viene fuori da quanto fatto l’anno scorso. Ad alcuni ci vogliono 3-4 anni per costruire, io in un anno dovevo vincere. Vabbè che io vi sto un po’ sui coglioni di più rispetto agli altri, ma questa cosa va un po’ modificata poi perché sennò è troppo facile. probabilmente me la sono andata un po’ a cercare»
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