
JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA…
Giancarlo Dotto per Dagospia
Ennesimo e definitivo suicidio Napoli. Fuori anche dalla Champions, perde anche il quarto posto. Rafa Benitez lascia solo rovine. Il suo fallimento più eclatante da allenatore. Riceve in premio la panchina del Real Madrid. Così funziona il calcio. Allenatori ingaggiati come sagome da luna park. E Ciccio Benitez è bello largo da impallinare, più di Ancelotti.
Tragedia in due atti. Mezz’ora del secondo tempo. 2 a 2. Higuain ha nel destro il rigore che vale cinquanta milioni. Metodo infallibile, guardo negli occhi il cecchino. Vedo solo paura. Occhi che sudano. Palla a cercare streghe lontane. Sarebbe stato il suo terzo gol, il mondo ai suoi piedi. Il calcio punisce gli spreconi. E’ una legge. Dieci minuti dopo Onazi chiude i giochi e sprofonda il San Paolo. A seguire, Klose. Napoli a picco. Difesa del Napoli ridicola.
Un tempo indietro. Ventiquattro minuti del primo tempo. 0 a 0. Callejon non può sbagliarlo quel gol. Per nessuna ragione al mondo. Solo se gli cade un meteorite in testa. Solo davanti a Marchetti. Può fare qualunque cosa. Tirare, dribblare il portiere. Tira. Palla lemme, amletica, indecisa su dove ruzzolare. Tutto il San Paolo capisce che la palla è loffia e soffia. Esce di pochi, bastardi millimetri. Otto minuti dopo. Il sinistro di Parolo e poi il bis di Candreva.
La qualificazione Champions è il capolavoro della triade Pioli, Tare, Lotito. Meritatissima. Squadra bella, piena di talento e organizzata. Non hanno sbagliato un acquisto. De Vrij, Parolo, Basta, prima ancora Klose, Candreva e Felipe Anderson. Talento abbagliante, ma la Lazio ha dimostrato di esistere anche quando il suo fenomeno ha perso corsa e smalto.
Per il resto, Inter e Milan fuori da tutto. Icardi ne fa due, raggiunge ma non soffia il trono di buttadentro al vecchio Toni. Fiorentina in Europa League. A Roma fanno ancora rumore le parole di Rudi Garcia e qualche luccicone per il ritorno in campo di Balzaretti dopo un tempo infinito. Perde all’Olimpico con il Palermo, ma non fa troppo male.
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