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F1 AL VIA CON L’INCUBO CORONAVIRUS - A MELBOURNE TRE COMPONENTI DI SQUADRE IMPEGNATE NEL GRAN PREMIO (DUE DEL TEAM HAAS E UN MEMBRO DELLA MCLAREN) DI INIZIO STAGIONE SONO IN ISOLAMENTO PER TIMORE DI CONTAGIO. E SI E’ VERIFICATO IL PRIMO CASO DI CORONAVIRUS, PROPRIO A POCHI PASSI DALLA PISTA - IL GP SI BLINDA. L'AUSTRALIA ACCUSA IL COLPO MA IL GP SI CORRERÀ LO STESSO: I RISULTATI DEI TEST VERRANNO SVELATI SOLO DOPO LA GARA...
VINCENZO BORGOMEO per repubblica.it
Il Gp d'Australia che si corre domenica inizia subito in salita: a Melbourne tre componenti di squadre impegnate nel Gran premio di inizio stagione sono in isolamento per timore di contagio. Sono un membro della McLaren e due del team Haas. Avevano sintomi e febbre in pista.
In attesa dell'esito del test, i tre sono stati messi in isolamento nelle loro stanze d'albergo. Serpeggia la preoccupazione, dato che erano già stati nel paddock e sono stati in contatto con altre persone della propria e di altre squadre. Ma la F1 ha le sue leggi, codificate in anni di corse e di un mondo che si fa beffe della morte: i risultati dei test così si sapranno solo dopo il Gp.
Come hanno specificato gli organizzatori "entro 3-5 giorni". Ma visto che un test da Coronavirus dà risultati dopo poche ore, traducendo dal "formulaunese" al linguaggio normale, la dichiarazione si legge così: "Noi corriamo, poi dopo il Gp vi diremo se i tre erano positivi o no".
Non solo: si è anche registrato il primo caso di Coronavirus, proprio a pochi passi dalla pista. Per la precisione al "The Albert Park Hotel" che sorge vicinissimo al tracciato dell’Albert Park: la struttura è stata subito sigillata, il personale è stato messo in quarantena per le classiche due settimane presso le proprie abitazioni e ora si aspettano i risultati di altri tamponi.
L'AUSTALIA BLOCCA I VOLI DALL'ITALIA
Va detto che in tutta l’Australia ci sono circa 1.000 casi di Coronavirus ma la presenza del virus nel cuore della F1 spaventa. Non è un mistero d'altra parte che parte della proccupazione derivi proprio dalla massiccia presenza di team italiani, meccanici, progettisti, tutti provenienti fra l'altro dalla zona Rossa d'Italia, una delle più colpite del mondo.
Il Gran Premio di Albert Park comunque si disputerà lo stesso, anche se con misure di sicurezza più stringenti che verranno decise proprio nelle prossime ore. Lunedì, Andrew Westacott, CEO della Australian Grand Prix Corporation, aveva detto che la gara procederà come previsto e non c'è stata "alcuna possibilità" che il Gran Premio che apre il campionato mondiale 2020 venga cancellato o posticipato.
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