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Ancora una volta l’ha sbloccata IL NUMERO DIECI E CAPITANO IN PECTORE DELLA JUVENTUS, Paulino Dybala ?#JuveLecce pic.twitter.com/BxIRxzaiBR
— Raskol di Wikileaks (@BiRaskolnikov) June 26, 2020
Matteo Pierelli per gazzetta.it
Un inizio con la testa altrove, come spesso accade contro le “piccole”. Poi l'espulsione di Lucioni alla mezzora del primo tempo semplifica tutto e la Juve si fa una passeggiata di salute, asfaltando il Lecce grazie al “Dygualdo”: gioiello di Dybala (al 53’), rigore di Ronaldo (62’) e sigillo di Higuain (84’), prima che anche De Ligt (85’) partecipi alla festa.
Ad aprire la partita è un autentico gioiello dell'argentino più giovane: il sinistro che finisce all'incrocio è un pezzo di bravura sopraffina, che di fatto manda al tappeto un Lecce che fino a quando è stato in parità numerica ha giocato meglio dei bianconeri. E così, la squadra di Sarri, almeno per una notte, va a più sette sulla Lazio, che era l’unico obiettivo di una Signora che in campionato ha arpionato il quinto successo consecutivo.
INIZIO STENTATO
Nel primo quarto d'ora Lecce padrone del gioco. La squadra di Liverani fa girare meglio la palla nella metà campo avversaria e dopo cinque minuti va vicina al gol: Mancosu per Rispoli che spreca tutto con una conclusione alle stelle. Che la Juve sia sbadata lo dimostra Cuadrado che al 16’ mette in difficoltà la difesa perdendo una palla in area che finisce sui piedi di Mancosu, il cui tiro viene bloccato da Szczesny.
L'unico che cerca di dare la scossa alla Juve è Rabiot che da 30 metri impegna Gabriel. Poi arriva l'episodio del rosso: Lucioni sbaglia il controllo di un pallone facile facile e poi stende Bentancur lanciato a rete: l'arbitro Piccinini lo butta fuori. A quel punto i bianconeri prendono il controllo del match, anche se la mira degli attaccanti è sballata: clamorosi gli errori sottoporta di Ronaldo (di testa) e ancor di più di Bernardeschi, che riesce a sbagliare un gol già fatto a tre metri dalla porta (vuota), su assist del portoghese.
TRAVOLGENTE— Nella ripresa è un'altra Juve, anche grazie all’ingresso (al 52’) di Douglas Costa. La superiorità numerica si fa sentire e la qualità dei singoli anche. E così, da un errore di Shakhov la palla arriva a Ronaldo che innesca il gran sinistro di Dybala. Poi è lo stesso portoghese a procurarsi e trasformare (con un tiro centrale) il rigore della tranquillità che lo manda a 23 gol in campionato. Il portoghese poi cerca più volte il raddoppio ma è fermato da un miracolo di Gabriel.
Poi al 77’ spazio per Muratore, che esordisce in Serie A anche se è già stato venduto all'Atalanta, e per Higuain, che si presenta subito con un gran destro. Preludio al sinistro vincente che gli fa chiudere un digiuno che durava dal 15 gennaio. Poi De Ligt, di testa, butta dentro il terzo gol in maglia bianconera: è sempre più nel cuore della Signora.
PARATICI
Fabio Paratici difende strenuamente Adrien Rabiot, da molti messo in discussione nelle scorse settimane: “E’ al primo anno in Italia, prima di arrivare è stato 6-7 mesi di inattività al Paris Saint-Germain – le parole il cfo bianconero a Sky – è un grande giocatore, l’ha già dimostrato in tante partite nella Juve, è molto importante per noi per adesso e per la Juve del futuro.
All'inizio dell'anno siamo riusciti a mettere in discussione persino De Ligt, che a 19 anni è stato il miglior difensore della passata Champions League.”
Paratici difende anche Bernardeschi
Paratici ha parole d’elogio anche per Bernardeschi, per il quale si è speso, nei giorni scorsi, anche Sarri: “Viviamo in un mondo molto veloce e il calcio è ancora più veloce, la stessa cosa è successa a Bernardeschi, ha giocato fino a Natale con grande continuità, si è sacrificato moltissimo.
Io credo che sia uno dei giocatori del futuro non solo per la Juventus, ma anche per la nazionale italiana. Nel calcio i giudizi cambiano ogni tre giorni, ma noi nella Juventus non ci facciamo prendere da queste cose. Abbiamo cambiato sistema di gioco, Bernardeschi si è adattato. È un giocatore completo, ha grande duttilità e questo fa piacere ai club e agli allenatori”.
Sul possibile scambio tra Pjanic e Arthur con il Barcellona, Paratici non si sbilancia, ma non nega la trattativa in corso: “Penso che questo momento e questa sede non sia la più opportuna per dare tutte queste risposte, abbiamo una partita tra poco (Juve-Lecce, n.d.r.) su cui siamo concentrati. Vedremo cosa succederà e poi nel caso spiegheremo tutto”.
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