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LA FIFA ENTRA A GAMBA TESA NEL CALCIOMERCATO - ANNUNCIATE ALCUNE RIFORME NEL SISTEMA TRASFERIMENTI PER EVITARE CHE I CLUB PIÙ RICCHI FACCIANO RAZZIA DI GIOCATORI IN SQUADRE MINORI O CHE SFRUTTINO I PRESTITI PER ORCHESTRARE PLUSVALENZE FANTASIOSE – A PARTIRE DAL 2022, UN PRESTITO NON POTRÀ DURARE PIÙ DI UN ANNO E UN CLUB NON POTRÀ PRESTARE O RICEVERE IN PRESTITO PIÙ DI 3 GIOCATORI DA UNA SQUADRA – POI VERRANNO INTRODOTTE ALTRE LIMITAZIONI AI TRASFERIMENTI, TRA CUI…

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Andrea Sorrentino per "il Messaggero"

 

Meno prestiti per tutti. Tranne che per gli under 21: loro, potranno sempre essere affittati senza limiti. Per aggiustare le storture del calcio internazionale, in cui la forbice tra i più bravi e i meno bravi si allarga sempre più, la Fifa ha da tempo annunciato una serie di riforme nel sistema dei trasferimenti. La prima, che doveva essere approvata a luglio 2020 poi ha subito un ampio slittamento causa pandemia, verrà ratificata a marzo ed entrerà in vigore dal 1° luglio 2022. 

 

Riguarda la regolamentazione dei prestiti, che secondo un rapporto pubblicato dalla stessa Fifa incidono per il 21,8% sui trasferimenti totali (l'11,4% sono quelli a titolo definitivo, ben il 66,8% quelli degli svincolati). Così, col lodevole intento di sviluppare i giovani giocatori, promuovere l'equilibrio competitivo e prevenire l'accaparramento, viene annunciato uno stop ai prestiti troppo facili.

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 IL SISTEMA DI NORME 

Con una serie di norme e di tetti per evitare che i più ricchi facciano razzia di giocatori o che in assoluto si sfruttino i prestiti per orchestrare plusvalenze fantasiose, anche se qualcosa non torna proprio nella tutela dei giovani calciatori. 

 

Viene intanto stabilito che a ogni prestito dovrà corrispondere un accordo scritto che ne definisca i termini economici, oltre alla sua durata, non inferiore al tempo che intercorre tra due finestre di mercato, e non superiore a un anno; il divieto del subaffitto, cioè prestare un giocatore già prestato a un terzo club; la limitazione al massimo di tre giocatori prestati a uno stesso club, o ricevuti in prestito da uno stesso club. 

 

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Poi i tetti: dalla stagione 2022-2023 si potrà avere un massimo di 8 giocatori in prestito da altri club, e prestarne a propria volta al massimo 8: dal 2023-2024 7 e 7, dal 2024-2025 in poi il tetto sarà di 6 in entrata e 6 in uscita. 

 

LA BUONA IDEA 

Messa così, può essere in effetti una buona idea per evitare che i club principali draghino il mercato e quindi lo droghino con la loro potenza di fuoco, e per limitare il fatto che i prestiti selvaggi tolgano spazio ai giovani: in qualche modo si asciugano le rose e si permette ai ragazzi più promettenti di emergere, o al limite di non essere mandati dalle grandi in prestito a farsi le ossa in squadre più deboli, dove rischiano di non crescere. 

 

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Invece la sorpresa dell'annuncio Fifa è che tutto questo sistema di regole e di norme taglia fuori proprio i giovani: chi ha compiuto o sia più giovane di 21 anni e chi si è formato calcisticamente all'interno del club, si legge alla fine, è esentato da queste limitazioni. Per tutta questa varia umanità, serbatoio del calcio del futuro, i prestiti saranno consentiti eccome. 

 

E la cosa, messa così, lascia piuttosto interdetti, visto che la premessa dell'annuncio Fifa si riferiva proprio allo sviluppo dei giovani calciatori: se loro per primi non vengono messi al riparo dal tourbillon dei prestiti troppo facili, come è possibile che saranno più tutelati? Mistero. Forse conviene attendere l'applicazione delle norme per avere un quadro più chiaro, anzi prima la loro ratifica, a marzo, quando magari si avranno spiegazioni esaustive sul tutto. La seconda fase delle riforme Fifa approderà invece al mondo dei procuratori e degli intermediari. 

 

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Dal 1° giugno 2022 entreranno in vigore tetti alle commissioni sui trasferimenti (il 10% se un agente lavora per una delle parti, il 3% se rappresenta sia il giocatore sia il club acquirente) ed è stato annunciato che si attueranno controlli severi per evitare che il pagamento di commissioni arrivi nei paradisi fiscali (lotta dura all'evasione da parte della Fifa, quindi: mica male come storia) e si disciplinerà l'accesso alla licenza di agente, attraverso esami di ammissione e corsi di aggiornamento. Insomma aumentano le scartoffie, e chissà se diminuirà il caos.