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LA FIGC PASTICCIONA DI GRAVINA NON RISPARMIA AL CALCIO ITALIANO UN’ALTRA ESTATE DI LITIGI E BATTAGLIE GIUDIZIARIE – LA SERIE B RISCHIA DI ESSERE A 21 SQUADRE DOPO CHE IL COLLEGIO DI GARANZIA DEL CONI HA ACCETTATO IL RICORSO DEL PERUGIA. MA IL LECCO E’ PRONTO A RICORRERE AL TAR. LA CONFUSIONE E’ TOTALE, SPAL, BENEVENTO, FOGGIA, REGGINA POTREBBERO PRESENTARE DOMANDA DI RIPESCAGGIO. SALTANO LE PRIME TRE GIORNATE DEL CAMPIONATO CADETTO. LA STAGIONE VIENE RITARDATA DI UN MESE. PER ORA…

Estratto dell'articolo di Giorgio Gandola per la Verità

 

 

gabriele gravina

Hai vinto? Sparisci, vieni sciolto nell’acido, ricominci dalla Terza categoria. Hai disputato un campionato penoso e sei retrocesso? Sei ripescato, ti risiedi subito al ristorante del club dei ricchi, qualche tifoso agita pure la bandiera dal terrazzo. È il tanto declamato «merito sportivo» all’italiana. È la realtà della poco credibile Serie B, che resta pur sempre il secondo livello professionistico del calcio nazionale e non sa neppure quando cominceranno le partite.

 

È la regola della Federazione pasticciona del presidente Gabriele Gravina, che non risparmia al movimento un’altra estate di litigi, ricorsi, battaglie giudiziarie. Con un’unica mefitica certezza: con il Lecco, visto che è piccolo e non possiede giornali, non si patteggia.Niente multe riparatrici. Risultato, la città manzoniana rischia di essere travolta dagli Azzeccagarbugli.

 

Dopo la bocciatura del collegio di garanzia del Coni, i lombardi sono di nuovo nel limbo dei dannati: non più in Lega Pro (hanno ottenuto la promozione sul campo), non in Serie B perché non hanno lo stadio a norma (servono più posti in tribuna, sala stampa, torri faro per le riprese, lavori impossibili da completare per fine agosto).

 

LECCO CALCIO

E perché hanno presentato fuori tempo massimo la documentazione di iscrizione con il nome della città che li ospiterà per un paio di mesi (Padova). Allo stato attuale non risultano iscritti a niente, sono apolidi e dovrebbero ripartire dalla Terza categoria.

 

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Sintesi finale dopo la sentenza del collegio di garanzia: Lecco con dossier incompleto all’inferno e ripescato il Perugia. Club che paradossalmente è nelle condizioni del Lecco. Ha l’impianto di illuminazione del Curi non a norma per la B, dovrà emigrare nelle prime giornate a Benevento e sottostare allo stesso diktat che condanna i blucelesti: «Le società, per conseguire la riammissione al campionato di B, dovranno ottenere la licenza nazionale relativa al medesimo campionato. Non saranno ammesse deroghe sui criteri infrastrutturali fissati». Firmato Gabriele Gravina.

 

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gravina stadi

Entro il 20 luglio si conosceranno le motivazioni del collegio di garanzia che ha ripescato il Perugia; con quelle in mano, il Lecco andrà al Tar il 2 agosto e al consiglio di Stato il 29 agosto per far valere le proprie ragioni. Sarà in buona compagnia perché Spal, Benevento, Foggia, Reggina potrebbero presentare domanda di riammissione o di ripescaggio. Macchinine dell’autoscontro, caos totale. Già così si partirà con la quarta giornata, prevista il 2 settembre, mentre le prime tre agostane verranno incastrate in seguito.

 

Il calendario presentato in pompa magna a Como, in quella Villa Olmo che fu dimora di Giuseppina Beauharnais, ha ben poco di napoleonico. Traballa fra le incognite: ora le squadre sono 19 più una X (Reggina fuori, ripescaggio del Brescia), con la possibilità che si parta a 21 se il ricorso del Lecco dovesse essere accolto e il Perugia mantenuto in B. Un campionato dispari da vendere all’estero, un incubo. Per lo sconcerto del numero uno di Lega B, Mauro Balata, che proprio alla kermesse del calendario ha detto: «Vogliamo essere un calcio made in Italy e trasferire il brand italiano nel mondo». Presidente, lasci perdere.

cristian di nunno entra in campo durante lecco pordenone 3

 

La faccenda è da mal di testa e la responsabilità oggettiva della Federcalcio non è secondaria. Al collegio di garanzia, l’avvocato federale Giancarlo Viglione ha indicato ai manzoniani la strada da seguire: «Il Lecco ha meritato la promozione sul campo e non ha avuto il tempo necessario per espletare le formalità. La Figc ha sbagliato; quando la Lega Pro ha cambiato il calendario dei playoff (la famosa settimana di ritardo, ndr) avrebbe dovuto modificare il termine per l’iscrizione della vincitrice alla Serie B. Tra l’altro il Lecco aveva presentato istanza di proroga, senza risposte. L’errore non può abbattersi sul club».

 

cristian di nunno entra in campo durante lecco pordenone 4gabriele gravina foto di baccoLECCO CALCIO cristian di nunno entra in campo durante lecco pordenone 1

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