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Francesco Persili per Dagospia
Si ferma la corsa di Fabio Fognini. Dopo l’impresa contro Murray il tennista azzurro viene spazzato via negli ottavi degli Internazionali dal ventenne tedesco Alexander Zverev in due set (6-3; 6-3) in un’ora e venti di gioco. Insulti al giudice di sedia, nervi a fior di pelle e una racchetta scagliata per terra. Dopo un primo set da incubo, affiora il lato oscuro di Fabio Fognini. Perde il servizio, prova a recuperare, conquista una palla break ed esplode dopo una chiamata sbagliata dal giudice di linea finendo a stracci con l’arbitro.
“Mezzogiorno di Fogna”, sugli spalti del Centrale non si perde la voglia di scherzare mentre Fognini precipita 4-0 e poi 5-1. “Ci voleva ‘Braccio d’Oro’”, si sente dire sugli spalti da qualche nostalgico di Paolo Bertolucci dopo uno smash sbagliato dal tennista ligure, che può contare anche sul tifo di Bobo Vieri. Ma Fognini non si dà per vinto e prova a rientrare in partita. Si riporta sul 5-3 e 40/15 ma sbaglia ancora e si deve arrendere al tedesco “che ha tutto nel futuro per ambire al ruolo di numero uno”, come scrive su Twitter il giornalista di Sky Sport Angelo Mangiante.
Mentre Fognini protesta ancora col giudice di sedia, il giornalista del Fatto Marco Lillo, prende congedo dal Centrale. Ha in mano una copia del suo libro “Di padre in figlio” che squaderna particolari inediti dell’inchiesta Consip e del rapporto tra Matteo Renzi e il padre Tiziano ma preferisce parlare di tennis: “Mi è dispiaciuto moltissimo per Fognini. Anche se ha perso la partita gli auguro di diventare un papà felice…”
2. FOGNINI NE HA PER TUTTI
Da gazzetta.it
Fabio Fognini arriva in sala stampa mentre è al telefono. "Ora vado a vincere il mio torneo più grande", dice, riferendosi alla prossima nascita del figlio. E sul suo volto si apre un sorriso. L'unico, in verità. Perché il resto è un'accusa agli organizzatori, per aver piazzato il suo incontro come match d'apertura sul Centrale.
Si pensava fosse un assist per permettergli, a prescindere dal risultato, di volare a Barcellona da Flavia Pennetta e poi semmai rientrare in tempo. Invece Fognini accusa: "Vogliamo dirla tutta? Avrei preferito giocare di sera, ma tanto qui a Roma quando chiedi una cosa fanno sempre il contrario. La verità è che le condizioni hanno favorito Zverez, a quest'ora il campo è più veloce...".
Poi l'azzurro punta il dito contro l'arbitro svedese Lahyani: "Ha fatto una cazzata, ha chiamato buona una palla di Zverev che era fuori (ma l'occhio di falco dà torto a Fabio, ndr). Peccato. Peccato pure perché sul 5-3 per lui ero 40-15. Mi sarebbe piaciuto andare 4-5, avrei giocato col vento a favore... chissà. Anche perché lui, dopo non avermi lasciato niente nel primo set, nel secondo qualcosa mi stava concedendo. C'è amarezza, certo. Ma sono felice perché sto giocando bene e in fondo ho perso contro un avversario che ha tutto per diventare presto il n°1 al mondo. Ora però parto subito, prendo il primo volo e vado da Flavia".
marco lillo
FOGNINI MURRAY
FOGNINI 1
MATTARELLA FOGNINI
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