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"FUI MINACCIATO CON UNA TESTA DI MAIALE. MA NON POTEVANO MANDARMI QUALCHE BISTECCA? SO’ TANTO BONE” – VIPERETTA FERRERO RIPARTE DALLA TERNANA MA SENZA UN RUOLO DEFINITO ALL’INTERNO DELL’ORGANIGRAMMA DEL CLUB UMBRO (“HO AVUTO LA FORTUNA DI INCONTRARE LA FAMIGLIA RIZZO E DI BANDECCHI CE N’È UNO, TUTTI GLI ALTRI SON NESSUNO”) – LA SAMPDORIA: "MI HANNO DEFRAUDATO. QUANDO ANDAI VIA DISSI CHE I SAMPDORIANI MI AVREBBERO RIMPIANTO. COI 100 MILIONI DI MANFREDI IO AVREI VINTO LA CHAMPIONS" – E POI VIALLI, RANIERI E MARCO LANNA: “PORTA PURE SFORTUNA: A ROMA REGALÒ UN RIGORE NEL DERBY CONTRO LA LAZIO PER UN MANI ASSURDO…”
Gregorio Spigno per gazzetta.it
massimo ferrero er viperetta foto mezzelani gmt 002
Massimo Ferrero non cambia mai. Resta sempre ironico, frizzante, pungente. Mordace. Del resto, anche a questo porta a pensare il soprannome “Viperetta”. In due parole, l’ex presidente della Sampdoria rimane un vulcanico provocatore. Pure dopo l’iter giudiziario, la confisca dei cinema, la complessa uscita di scena dalla Samp (e non risparmia bordate all’attuale proprietà) che almeno in parte ha compromesso il futuro del club blucerchiato. Oggi, Ferrero riparte dalla Ternana.
E lo fa in occasione del 100° anniversario della squadra rossoverde, con una presidentessa giovanissima - Claudia Rizzo, 23 anni - e senza un ruolo precisamente definito all’interno dell’organigramma del club umbro. Si pone solo un obiettivo, il Viperetta, che è quello di riportare la Ternana quantomeno in Serie B.
Ferrero, qual è il suo vero ruolo nella Ternana?
"Calciatore. Le piace come risposta? Io sono un uomo del fare, non del dire. L’inno della Ternana mi piace, è affascinante. Non farò arrabbiare altri tifosi (come quelli della Sampdoria quando definì l’inno blucerchiato “du’ palle”, ndr). Faccio il pendolare: vado a Terni al mattino presto con il cuore e torno la notte con amore. E di Bandecchi ce n’è uno, tutti gli altri son nessuno".
Ma quindi che cosa fa, nel pratico?
"Sono un operaio del calcio (...)
Torniamo al passato: la sua ex Samp ha vinto la prima partita in B dopo un periodo complicatissimo.
"Era ora! Quando andai via dissi che i sampdoriani mi avrebbero rimpianto. E adesso cominciano a capire che il calcio è di tutti, ma non per tutti. Quando dico così mi riferisco all’attuale proprietà. Ferrero non può piacere a tutti come carattere, ma per la Samp ha fatto tanto".
claudia rizzo - massimo ferrero
Quanto ha incassato dalla cessione del club?
"Zero. Mi hanno defraudato. Manfredi è stato bravo all’inizio a raccontare storie, ma non ha capito che deve esserlo alla fine".
"Ma come si permette, ‘sto Manfredi? Non dica falsità su di me. Gli ho lasciato un club meraviglioso, organizzato. Io non mi permetto di parlare come lui. Ha trovato un investitore che gli ha dato 100 milioni, io con una cifra del genere avrei vinto la Champions. Non si dicono le bugie: gli ho lasciato la Primavera al top, la squadra femminile, spogliatoi e campi sportivi appena rifatti, Casa Samp. E ha tagliato il nastro lui. Quando parli di Ferrero sciacquati la bocca e fatti il segno della croce. Signor Manfredi, è andato in Serie C! Ma come si permette...".
Si è mai pentito di non aver ceduto la Samp a Vialli, tempo fa?
claudia rizzo - massimo ferrero
"Quando si parla di un campione che non c’è più, sono io a fare il segno della croce. Dal cielo ci ascolta. Ma se un’offerta fosse arrivata davvero, io la Samp l’avrei venduta subito. Si sono tirati indietro e ne ho le prove. Prima della potenziale cessione chiamai Vialli per offrirgli la presidenza del club".
Gianluca Vialli e Massimo Ferrero. Ma con lei ancora in società…
"Rifiutò. Aveva accettato la proposta della Nazionale, ma se l’avessi detto prima avrebbe potuto sembrare come un mio tentativo di difesa. Carta canta, però. Io la Samp gliel’avrei venduta, avevamo firmato ma il suo finanziatore si tirò indietro dopo che perdemmo sei partite con Di Francesco. Chiedevo 88 milioni, dopo le sconfitte accettai anche un’offerta da 44".
(...)
Le recapitarono proiettili, teste di maiale… ebbe paura?
"Io ho paura solo dell’amore: quando ti innamori di una donna che ti fa soffrire è come una coltellata. Dell’odio non me ne frega niente, un sentimento che appartiene agli insicuri. Anzi, mi faccia mandare un messaggio a quelli che mi spedirono una testa di maiale dicendo che la prossima sarebbe stata la mia: non potevate mandarmi qualche bistecca? So’ tanto bone!".
Il tecnico della Sampdoria, Claudio Ranieri, commenta la corsa alla salvezza dopo la sconfitta di Roma per 2-1
Allora la penultima: perché anche Claudio Ranieri lasciò la Samp tra le polemiche?
"Lo stimo molto, è un bravo signore. Ma non ho capito perché ce l’abbia con me, non è elegante parlare male. O mi teme, o mi vuole bene. Abbiamo un rapporto di amore-odio. Chiese tanti soldi che non potevo dargli, se non all’inizio. Poi ha fatto bene ma non mi era possibile aumentare l’offerta. La Samp ha tenuto sempre in ordine i conti...".
Parla di conti in ordine, ma il Doria rischiò il fallimento.
"E io non c’entro niente, successe due anni dopo che andai via. Quando al mio posto arrivò un signore che io non ci avrei messo mai, nemmeno ricordo come il nome. Sì... Lanna, porta pure sfortuna: a Roma regalò un rigore nel derby contro la Lazio per un mani assurdo. Esonerò D’Aversa che aveva vinto il derby e fatto 23 punti nel girone d’andata (erano 20, ndr), firmando un triennale da cifre blu a Marco Giampaolo. Quasi 8 milioni buttati via. Si sono salvati per il rotto della cuffia. Alla fine della stagione dopo, è cominciata l’agonia del fenomeno Manfredi".
massimo ferrero dimesso dall ospedale 6
massimo ferrero er viperetta foto mezzelani gmt 001
massimo ferrero viperetta
massimo ferrero francesca fagnani belve - ph stefania casellato
MASSIMO FERRERO VIPERETTA
massimo ferrero belve - ph stefania casellato
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