thiago motta juventus

TUTTI GLI ERRORI CHE HANNO PORTATO ALL'ELIMINAZIONE DELLA JUVE DALLA CHAMPIONS: MOTTA SCARICA LA RESPONSABILITA’ SUI GIOCATORI (“IL SECONDO E TERZO GOL A QUESTO LIVELLO NON SI POSSONO PRENDERE”) MA SUL BANCO DEGLI IMPUTATI C’E’ ANCHE IL TECNICO PER LE SCELTE, I CAMBI E UN RICAMBIO GENERAZIONALE TROPPO REPENTINO – PAOLO CONDO’ SOSTIENE CHE UNO DEI PROBLEMI DELLE SQUADRE ITALIANE ELIMINATE DALLA CHAMPIONS E’ CHE CORREVANO MENO DELLE RIVALI. NEL CASO DELLA JUVE E’ VERO IL CONTRARIO: I BIANCONERI HANNO FINITO I SUPPLEMENTARI IN CRESCENDO…

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Emanuele Gamba per repubblica.it - Estratti

 

 

La prima mezza stagione di Thiago Motta alla Juventus è finita malissimo (…)

 

 

thiago motta

Quel che lascia perplessi i tifosi juventini è soprattutto il modo. Il cui modo in cui la Juve si è fatta piccola piccola di fronte al Psv, già battuto due volte in stagione, e quello in cui l’allenatore ha poi raccontato il fallimento, tenendosi accuratamente alla larga da qualsiasi autocritica (“Rifarei tutto quello che ho fatto”) e attribuendo tra le righe la responsabilità della sconfitta agli errori individuali dei suoi giocatori: “Il secondo e terzo gol a questo livello non si possono prendere”. Il sottinteso è che senza quegli sbagli la Juve avrebbe giocato la partita perfetta perché “l’atteggiamento era stato quello giusto, l’interpretazione del primo tempo mi è piaciuta moltissimo”. Thiago Motta ha circostanziato gli errori: “Sul primo gol abbiamo perso palla e ne è venuto fuori un contropiede”.

 

psv eindhoven juventus thiago motta yildiz

Ma tra l’errore di Weah (un passaggio sbagliato per Kolo Muani, eravamo comunque in zona difensiva) e il gol di Saibari sono passati 30 secondi e la Juve ha sempre avuto la difesa schierata e dieci uomini dietro la linea della palla. Altro che contropiede. “Sul terzo gol, loro hanno battuto una posizione con un semplice cambio di campo e abbiamo lasciato Bakayoko stoppare la palla in area”. Sulla punizione di Veerman, in effetti, l’ala è sola già prima che parta la palla: sta in mezzo tra Nico Gonzalez e Mbangula, che sono però distanti lui. Possibile, tuttavia, che prima che partisse il cross nessuno della panchina della Juventus si sia accorto di quel piazzamento sbagliato? Il tempo per correggerlo ci sarebbe stato.

 

psv eindhoven juventus

Thiago ha perso la fiducia dei tifosi ma non quella della società, consapevole che questa sarebbe stata una stagione complicata, tra il passato da rimuovere (ma forse si è esagerato nella veemenza della rimozione) e il futuro da affidare a una squadra ancora molto giovane. La dirigenza è convinta che la vera Juve di Giuntoli&Motta la si vedrà nella prossima stagione, ma intanto il disavanzo di mercato è stato di oltre 100 milioni e non ha portato alcun miglioramento nei risultati, anzi. I giocatori, di loro, continuano a essere molto incostanti, a volte sembrano mottiani di ferro, come nel secondo tempo contro l’Inter, e altre molto perplessi sui metodi di gestione del loro allenatore. L’unità di intenti va e viene. E l’autocritica, quella invece subito presentata da Locatelli a caldo, non si è vista.

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