DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Monica Colombo per il “Corriere della Sera”
Si alza il sipario sul campionato dopo una sessione di mercato dominata dalla contrazione economica e contrassegnata dal ritorno in panchina di grandi maestri. La crisi causata dalla pandemia ha ridotto la capacità di spesa dei club che, nonostante il fischio di inizio della serie A sia previsto per oggi alle 18.30, hanno ancora dieci giorni per completare le trattative.
Una pattuglia di scontenti si appresta perciò a cominciare la stagione, senza aver cambiato casacca ma con la speranza forse remota di poter preparare le valigie da qui al 31 agosto. Il caso più eclatante è Cristiano Ronaldo, poco incline a restare sotto le dipendenze di un allenatore che non lo considera il punto di riferimento della squadra, ma piuttosto «il valore aggiunto».
CRISTIANO RONALDO CON MESSI E NEYMAR
Non è un mistero che Jorge Mendes abbia bussato invano alla porta dei più ricchi club europei, dal Psg al City passando per il Real Madrid (fino al fatale tweet di Carlo Ancelotti che ha messo una pietra tombale sulla vicenda). Non è passata inosservata la sua assenza nell'amichevole dei bianconeri contro la formazione Under 23.
Oggi però Cristiano sarà nella lista dei convocati per Udine perché una rottura dei rapporti, senza una pretendente concreta all'orizzonte, non conviene a nessuno. Né alla società che con la sua cessione alleggerirebbe il monte ingaggi né all'attaccante che ieri, dopo il messaggio social critico verso le voci di mercato, ha postato una foto dalla Continassa con Chiesa e Fagioli.
Non è sereno nemmeno Correa, come ieri ha spiegato Sarri: «Non è nelle condizioni mentali ideali per giocare partite». Lotito lo ha messo sul mercato, l'Everton è in pressing, il giocatore allettato dalla prospettiva di raggiungere Inzaghi a Milano tiene in stand by gli inglesi. La partita a scacchi si svilupperà nella prossima settimana con Marotta che parallelamente tratta Marcus Thuram del Monchengladbach e spera che le pretese da 40 milioni di Lotito si abbassino.
Disorientato è Lorenzo Insigne con il contratto in scadenza e a caccia di un rinnovo da 6 milioni. Cifra giudicata esagerata da De Laurentiis che non solo vorrebbe proporre un rinnovo a cifre inferiori allo stipendio attuale (da 4,5) ma neppure ha calendarizzato incontri con il giocatore. Piuttosto di cedere a richieste giudicate troppo esose corre il rischio di perderlo a zero. E nel frattempo il procuratore dell'attaccante sonda il Milan (che in quel ruolo però ha già Rebic e Leao) e soprattutto l'Inter, affascinata casomai dall'idea di prenderlo a zero la prossima estate.
A Firenze il tormentone Vlahovic non si placa. Commisso prima ha fissato il prezzo per Atletico Madrid e Tottenham in 100 milioni, poi a gran voce ha ribadito la necessità di trovare un accordo per il prolungamento del contratto, mostrandosi piuttosto propenso a privarsi dell'attaccante nel 2022. Da lunedì ogni giorno sarà poi buono per comprendere se sarà addio o un matrimonio rinnovato.
Curiosamente oggi non debutterà in campionato Berardi, per una botta al piede, come ha spiegato Dionisi. Stanco di essere la bandiera del Sassuolo, ha chiesto la cessione all'a.d. Carnevali che esige 40 milioni. Ilicic, dopo i rapporti tumultuosi con Gasperini, è stato proposto dai suoi agenti al Milan. I rossoneri sono ancora alla ricerca di un'ala destra che faccia anche il trequartista. Solo se non si svilupperanno altre soluzioni last minute e senza esborsi ingenti sarà un'opzione.
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