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DAGOREPORT - GIORGIA MELONI SOGNA IL FILOTTO ELETTORALE PORTANDO IL PAESE A ELEZIONI ANTICIPATE?…
VIDEO
1. POSTA IN GIOCO - LA GERMANIA STAMPA 5 MILIONI DI FRANCOBOLLI PER IL TITOLO MONDIALE
la festa della squadra tedesca
La Germania ha stampato cinque milioni di francobolli commemorativi del quarto titolo mondiale, ma prima ancora che la finale con l’Argentina avesse inizio. Se la nazionale tedesca avesse perso, i francobolli della “Deutsche Post” sarebbero finiti al macero.
Le prime copie vanno ai giocatori e allo staff, le altre andranno in vendita alla fine della settimana, per 60 centesimi a francobollo. La nuova maglia tedesca con le quattro stelle disegnate è andata sold out poco ore dopo della vittoria. La Adidas non ha perso tempo e lunedì già l’aveva messa in commercio.
Circa 400.000 tifosi hanno atteso i calciatori trionfanti sotto la porta di Brandeburgo a Berlino. Bastian Schweinsteiger, Thomas Mueller, Goetze e Klose sono stati i più acclamati.
2. UN MILIONE DI PERSONE ARRIVANO A BERLINO PER ESULTARE I GIOCATORI CURVI GRIDANO IN CORO: “COSÌ CAMMINANO I GAUCHOS”
Elisabetta Ambrosi per "IlFattoquotidiano.it"
cinque milioni di francobolli stampati con la vittoria mondiale
A dire tutto era lo sguardo di un piccolo bambino biondo inquadrato alla fine del video che ha fatto il giro del mondo: come sospeso tra divertimento e imbarazzo, come indeciso se prendere parte allo scherzo oppure no. Anche la sua mente era infatti in grado di registrare che la scenetta che si stava svolgendo davanti a lui – sul palco allestito davanti alla Porta di Brandeburgo per festeggiare la vittoria ai Mondiali – aveva un che di (eticamente) dissonante, come qualcosa che sarebbe stato meglio non vedere.
Simulando un’andatura scimmiesca, i sei giocatori tedeschi neocampioni del mondo Götze, Klose, Kroos, Schürrle, Mustafi, Weidenfeller hanno intonato la seguente lugubre arietta: “So geh’n di Gauchos, die Gauchos, die geh'n so!” (così camminano gli argentini, gli argentini camminano così). Poi, raddrizzati i petti, hanno proseguito la camminata, questa volta eretta, cantando “So geh'n die Deutschen, die Deutschen die geh'n so” (così camminano i tedeschi, i tedeschi camminano così).
adidas ha creato nuova maglia tedesca con quattro stelle
Quando il video è comparso sul sito di Der Spiegel, scatenando reazioni varie, era già troppo tardi: ma probabilmente i sei sono ancora lì che si domandano quale fosse la differenza con l’altro scherzetto sempre simulato sul palco, quello dell’entrata con la Coppa del Mondo nascosta.
E sarà difficile spiegare loro che, come sempre nella storia, il confine tra ciò che è lecito e ciò che non lo è non è qualcosa che qualcuno ti segnala con la vernice rossa, ma una zona opaca e grigia, fatta di comportamenti ambigui , vagamente razzisti, di fronte ai quali anche chi non vorrebbe agire in quel modo finisce per accodarsi.
la nazionale tedesca prende in giro gli argentini noi camminiamo dritti
Proprio come nell’altro video che sempre ieri è rimbalzato per il web. Dove l’attaccante Thomas Müller mette in atto un comportamento quasi più inquietante dei sei compagni inneggianti all’incedere teutonico: come se la vittoria calcistica lo avesse in qualche modo catapultato al di là del bene e del male, Müller adotta con una cronista che voleva intervistarlo un atteggiamento che non è aggressivo, peggio: è qualcosa che, cambiando improvvisamente le regole del gioco umano, annichilisce l’interlocutore.
Io sono il forte e tu il debole, io posso irriderti, chiedendo in inglese se parli bavarese e alla tua risposta negativa comincio a parlare in dialetto tedesco, sempre più forte, ridendo. Non importa che insulti, che dica “sta cazzo di scarpa d’oro te la puoi legare al dito”, non è il contenuto ciò che conta, ma il modo in cui riduce la cronista all’impotenza.
la nazionale tedesca prende in giro come cammina la nazionale argentina
E anche il comportamento del compagno di squadra, Bastian Schweinsteiger, evoca uno schema antico: anche se forse lui forse avrebbe agito diversamente, non interrompe Müller, piuttosto comincia a ridere esageratamente, quasi istericamente, provando a tradurre, come cercando di riportare a un contesto di senso una violenza che, come tale, senso non ha. E in questo modo, finisce per apparire fiancheggiatore.
C’è da chiedersi come mai alcuni giocatori di una squadra che ha giocato un calcio sempre corretto abbiano disperso in pochi secondi, abbandonandosi al loro inconscio barbarico, un capitale di simpatia guadagnato sul campo, riportando in auge la triste immagine di una Germania über alles. Se le colpe dei padri non ricadono sui figli, è anche vero che i figli non possono ignorare il passato. E soprattutto il presente , perché anche la sola consapevolezza di essere il Paese forte in un’Europa lacerata dalla crisi economica e dalla miseria crescente avrebbe dovuto imporre prudenza, contegno e rispetto.
la nazionale tedesca festeggia alla porta di brandeburgo di berlino 9
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