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“HO LOTTATO CONTRO LA DEPRESSIONE E GLI ATTACCHI DI PANICO” – ALVARO MORATA RACCONTA IL PERIODO DIFFICILE VISSUTO PRIMA DI ARRIVARE AL MILAN: “TRE MESI PRIMA DEGLI EUROPEI NON ERO SICURO CHE SAREI RIUSCITO A GIOCARE DI NUOVO UNA PARTITA. NON SO COSA NON ANDASSE IN ME. C'È STATO UN MOMENTO IN CUI NON RIUSCIVO AD ALLACCIARMI LE SCARPE. STAVO CORRENDO A CASA PERCHÉ MI SI CHIUDEVA LA GOLA E HO INIZIATO A VEDERE SFOCATO” – LA DECISIONE DI LASCIARE MADRID PER MILANO È ARRIVATA ANCHE PER LE CRITICHE RICEVUTE IN PATRIA
(Adnkronos) – Alvaro Morata ha sofferto di depressione e attacchi di panico. A raccontarlo è stato proprio il centravanti del Milan, nel corso di una lunga intervista alla radio spagnola Copa: "Quando attraversi momenti davvero difficili, come la depressione o gli attacchi di panico, non importa quale lavoro fai o in quale situazione ti trovi nella vita, hai una persona dentro contro cui devi lottare ogni giorno e ogni notte. Alla fine per me la cosa migliore era andarmene via dalla Spagna, perché era una situazione che non potevo più sopportare".
Alla base della decisione dell'attaccante spagnolo di lasciare l'Atletico Madrid la scorsa estate sembrano esserci proprio le tante critiche ricevute, specialmente in patria, quando vestiva la maglia della nazionale: "Ho passato un periodo molto brutto e pensavo che non sarei stato più in grado di giocare", ha continuato Morata, "siamo quello che si vede in tv e sui social media, ma è un mondo che spesso non è reale.
Devi dare una certa immagine di te perché è il tuo lavoro. E sì, ho passato un periodo molto, molto, molto brutto e a un certo punto sono esploso. C'è stato un momento in cui non riuscivo ad allacciarmi le scarpe. Stavo correndo a casa perché mi si chiudeva la gola e ho iniziato a vedere sfocato".
Gli ultimi mesi in particolare sono stati i più difficili: "Tre mesi prima degli Europei non ero sicuro che sarei riuscito a giocare di nuovo una partita. Non so cosa mi sia preso, non so cosa non andasse in me. È molto complicato e delicato, perché ti rendi conto che ciò che ami di più al mondo è ciò che odi di più. Era imbarazzante stare con i miei figli e uscire per strada. Ogni volta che andavo con loro succedeva qualcosa con le persone, a volte senza cattiveria".
E così è arrivata la decisione di lasciare la Spagna: "All'inizio pensavo di rimanere perché lo volevo davvero, ma dopo un'intervista in cui ho detto quello che pensavo sono uscite notizie sproporzionate. Questo non mi succede in Italia".
alvaro morata
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alice campello alvaro morata
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