
JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA…
Alessandra Mammì per Dagospia
Finora aveva illustrato libri e dischi, disegnato storyboard e poster, partecipato alla realizzazione di corti, ma il taccuino del dottor Mengele che l'illustratore argentino Andy Riva ha ricostruito per il film di Lucia Puenzo "Wakolda" è un'opera a sé. Degna del "Palazzo enciclopedico" della Biennale di Gioni.
Il giovane Riva - nato a Buenos Aires nel 1980, spedito dai suoi alla scuola tedesca, poi approdato in Accademia di Belle Arti - qui non si è risparmiato. Anche grazie ai suoi studi germanici è velocemente entrato nella testa di Mengele (speriamo ne sia uscito presto) e pagina dopo pagina ne ha ripreso la scrittura fitta, minuta e ossessiva; il tratto meticoloso con cui disegna organi, corpi e fisiognomiche perversioni a punta di matita e china; il delirio di onnipotenza di poter governare la natura in nome dell'eugenetica; la tenuta e la geometrica armonia del lay-out delle pagine.
Qualcosa di più di un documento. L'opera originale fu venduta nel 2011 in un'asta in Connecticut per 245mila dollari.Era composta da 31 libretti e taccuini compilati da Mengele (ma in terza persona come Giulio Cesare) tutti tra il 1959 e 1975 quando era già fuggito in Sud America e viaggiava tra Brasile e Argentina . Ben 34oo pagine tutte scritte a mano, acquistate da un ignoto collezionista di memorabilia dell'Olocausto e oggetto di proteste da parte dei centri di studi sul tema israeliani e tedeschi a cui non fu offerto il diritto di prelazione.
Stupefacente e onnipresente, il taccuino nel film è una storia nella storia. Quella che la regista argentina racconta per indagare sulle complicità tra il governo di Peron e i criminali nazisti in fuga. Uno fu Mengele, il dottor Morte, che in viaggio sotto falsa identità e con taccuino perennemente in mano fa la conoscenza di una famiglia argentina nelle desolate terre della Patagonia. Da lì ha inizio il film apprezzato a Cannes 2013 dove fu selezionato per " Un Certain Régard" e dal prossimo 8 maggio anche nelle sale italiane. Buona visione e occhio al taccuino.
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