DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ…
Davide Pisoni per “il Giornale”
Dal gol fantasma di Sulley Muntari al rigore di Gedda. Var o non Var, Juventus-Milan ha sempre una coda infinita di veleni. Il giorno dopo la rabbia rossonera è un tam tam che cavalca radio e social senza soluzione di continuità. Perché il livornese Luca Banti, che maliziosamente in molti hanno fatto notare essere concittadino di Massimiliano Allegri, non ha rivisto al Var il contatto tra Emre Can e Andrea Conti? Il tormentone è un grido di ingiustizia che amplifica le accuse di Alessio Romagnoli e Davide Calabria.
Senza dimenticare lo sfogo di Gennaro Gattuso in campo, costato anche una giornata di squalifica all' allenatore rossonero. Il capitano del Milan parla senza mezzi termini di disparità di trattamento nei cartellini, sollevando anche una questione di rispetto.
GLI ERRORI ARBITRALI DURANTE MILAN JUVENTUS SUPERCOPPA 2019
Elencando anche altri episodi come i fuorigioco: sbandierato senza far finire l' azione a Cutrone lanciato a rete, non nel caso dei gol di Matuidi e Dybala, poi «cancellati» dalla tecnologia.
La rabbia rossonera si alimenta anche del rosso a Kessie per il piede a martello sulla caviglia di Emre Can, suggerito dal Var che diversamente è rimasto silente su un fallo simile di Matuidi. I vincitori, cioè il popolo bianconero, ribattono con la mano di Zapata, ovviamente messa a confronto con quella di Benatia nella sfida di campionato punita con il rigore poi sbagliato da Higuain, e a un contatto tra Cristiano Ronaldo e Paquetà in area.
GLI ERRORI ARBITRALI DURANTE MILAN JUVENTUS SUPERCOPPA 2019
Episodi che fanno sprofondare sotto la sabbia del deserto la Var. In Arabia Saudita si è consumata definitamente la contraddizione di uno strumento che per paradosso ha convinto più nel primo anno di utilizzo, che non in questa stagione. In soldoni è andato meglio il rodaggio durante il quale metri di giudizio diversificati erano ampiamente preventivabili. In questa stagione, invece, ci si aspettava, forse sbagliando, una Var a pieno regime, al riparo da polemiche e veleni. Sottovalutando l'intervento dell' Ifab, l'International football board, che aveva «corretto» l' utilizzo della tecnologia.
GLI ERRORI ARBITRALI DURANTE MILAN JUVENTUS SUPERCOPPA 2019
Una revisione che non convince gli appassionati, ma andrebbe anche accettato che la Var non ha eliminato la soggettività nelle decisioni, se si escludono ovviamente fuorigioco e gol non gol. La tecnologia doveva ripulire i veleni, cancellare i sospetti, nel caso della Juventus sgombrare definitivamente dai tribunali da bar sport l' ombra della famigerata sudditanza psicologia. Niente di tutto questo.
La supercoppa italiana della discordia, delle polemiche per le donne confinate in settori dello stadio, dei diritti umani svenduti per pochi milioni, diventa anche il patibolo per l' esecuzione di una Var immatura. Con o senza tecnologia il bar sport resta sempre aperto.
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