messi

IN EXCELSIS LEO – LA JUVE DURA UN TEMPO, POI SALE IN CATTEDRA MESSI: DOPPIETTA DELL'ARGENTINO E RETE DI RAKITIC, BIANCONERI KO CONTRO IL BARCELLONA – ALISSON SALVA LA ROMA: L’ATLETICO MADRID SFIORA IL GOL PIU’ VOLTE, DI FRANCESCO DEVE FARE UN MONUMENTO AL PORTIERE BRASILIANO CHE ALL'ULTIMO MINUTO DICE DI NO A SAUL - VIDEO

 

 

 

 

 

 

Da repubblica.it

messimessi

La Juve torna in Europa dopo la sfortunata finale di Cardiff e i risultati non cambiano. I bianconeri di Allegri perdono infatti netta al Neu Camp contro il Barcellona, orfano di Neymar, ma trascinato da un Messi d'annata. La Juventus parte con una difesa molto alta e aggressiva soprattutto su Messi, con il Barcellona che prova a farsi pericoloso con la velocità di Dembelè, ma la prima azione da rete la crea De Sciglio, che di sinistro fa partire un buon tiro che però si spegne a lato. Il Barca fa possesso palla, ma è ancora la Juve a farsi pericolosa, prima in contropiede con Dybala che però è troppo scolastico nella conclusione e poi con una conclusione da fuori di Pjanic sulla quale Ter Stegen parà in due tempi. Ci vuole un grandissimo Buffon invece, bravo ad uscire dall'area in anticipo di petto, per rimediare ad un pericoloso contropiede subito dai bianconeri al quarto d'ora. Il portiere della Nazionale è bravo anche sugli sviluppi di una punizione battuta da Messi, quando sulla ribattuta Suarez tira a botta sicura, ma il numero uno bianconero gli dice di no. Molto bene anche l'esordio dell'argentino Betancur, il quale riesce anche a farsi pericoloso al 24', ma la sua conclusione finisce in corner.

 

La Juventus piace nella prima frazione di gioco, soprattutto nella sua capacità di spezzare il possesso palla casalingo con dei break molto pericolosi. Nel finale di tempo un clamoroso errore di De Sciglio regala una palla d'oro Dembele, il quale però da posizione favorevole si fa deviare in angolo la conclusione.

All'ultimo minuto di un primo tempo giocato con grande personalità però, la Juventus subisce la rete dello svantaggio: splendido duetto Messi-Suarez-Messi, con il campione argentino che è bravo a chiudere con un preciso diagonale alla sinistra di Buffon.

ALLEGRIALLEGRI

 

Il secondo tempo si apre con la Juve alla ricerca del pareggio con Dybala, ma il suo tiro è fuori misura. La Juve tiene sul piano del gioco, ma la qualità di Messi è immensa e dopo appena 7 minuti colpisce un clamoroso palo a Buffon battuto su assist di Inesta. Il raddoppio arriva al 10', quando un errore di Benatia mette il turbo al solito Messi, discesa sulla destra e salvataggio sulla linea di Sturaro, ma Rakitic è ben piazzato per realizzare una sorta di rigore in movimento. La Juve deraglia e subisce al 70' la terza rete da parte della Pulce Messi alla sua rete numero 515 in carriera, al termine di una splendida azione personale. Nel finale gli uomini di Allegri provano a ridurre le distanze con Dybala, Piquè e Bernardeschi, ma con poca fortuna.

 

ROMA-ATLETICO MADRID 0-0

 

Andrea Pugliese per gazzetta.it

 

alisson 1alisson 1

Il ritorno della Roma in Champions è in chiaroscuro, con la squadra di Di Francesco che ferma sullo 0-0 l'Atletico Madrid ma porta a casa il punto solo grazie ad uno strepitoso Alisson, autore di almeno 5 parate fondamentali. Eppure il primo tempo era stato equilibrato, con i giallorossi capaci anche di tenere testa agli spagnoli. Poi, nella ripresa, è stato un assedio, con la Roma rannicchiata su se stessa e l'Atletico a menare le danze a caccia del gol-vittoria. I giallorossi, però, reclamano per un rigore netto non concesso e per un altro assai dubbio, entrambi su spunti di Perotti, il migliore dei giallorossi (dopo Alisson).

 

Di Francesco conferma Bruno Peres come terzino destro e rimanda il ritorno ufficiale di Florenzi, dall'altra parte invece Simeone manda a sorpresa dentro Vietto e Partey, spedendo in panchina Correa e Ferreira Carrasco. Ne nasce una partita combattuta, fatta anche di duelli personali. Come quello tra Manolas e Griezmann da una parte e quello tra Dzeko e Godin dall'altra. Il primo tempo si chiude a reti inviolate, ma le occasioni per passare ci sono e da ambo le parti. Il primo a farsi pericoloso è l'Atletico con Saul, che dopo tre minuti scheggia il palo esterno con un sinistro in corsa. Il primo quarto d'ora la Roma deve scrollarsi di dosso un po' di tensione ed allora è ancora l'Atletico a fare la partita, con Filipe Luis a spingere bene sulla fascia sinistra e Vietto che sfrutta male una follia difensiva di Defrel.

 

Poi, al 18', è lo stesso Defrel a coordinarsi bene in corsa, sprecando però al lato con un calcio inguardabile. L'inerzia sta però per cambiare e al 23' la Roma reclama per un rigore sacrosanto (fallo di mano di Vietto su cross di Perotti) che Mazic non vede. I giallorossi però oramai sono dentro la partita e Oblak deve superarsi (32') su schema da fermo che manda al tiro da 20 metri Nainggolan. Un minuto dopo, però, è l'Atletico ad andare ad un passo dal vantaggio, con Manolas che salva sulla linea il tiro a colpo sicuro di Koke (e Alisson che subito dopo respinge il tentativo ravvicinato di Griezmann). I primi 45' finiscono sostanzialmente lì, con Nainggolan che prova ancora un paio di strappi importanti in mezzo al campo e Griezmann che si stacca bene due volte dalla marcatura di Manolas, sprecando però al lato.

DI FRANCESCODI FRANCESCO

 

La ripresa si apre sulla falsariga del primo quarto d'ora, con la Roma ripiegata su se stessa a trovare spazi e tempi e l'Atletico a fare la partita un po' ovunque. Così nei primi 20' di gioco arrivano tre clamorose occasioni per gli ospiti e se la Roma non capitola è solo per uno strepitoso Alisson: il portiere brasiliano prima è strepitoso sullo scavetto a tu per di Vietto, poi neutralizza il calcio di rigore in corsa di Saul (che, a dire il vero, poteva fare molto meglio) ed infine si supera ancora su Correa, che dopo aver saltato di netto Juan Jesus aveva cercato di colpire con una puntata velenosa.

 

Allora Di Francesco corre ai ripari ed al 23' inserisce Fazio, passando ad un 5-3-1-1 ultradifensivo, con il chiaro intento di portare a casa il pari. Nell'unica fiammata offensiva, al 31', Perotti va via a Juanfran, va giù in arra di rigore e reclama un secondo rigore: l'impressione è che nella corsa le gambe dei due giocatori si tocchino, con l'argentino che perde l'equilibrio e va giù. Al 39' è ancora Alisson protagonista, con il brasiliano a dire di no a un bel destro da fuori di Correa. In pieno recupero l'ultima gemma di Alisson, che dice no al colpo di testa ravvicinato di Saul, il quale poi a porta vuota calcia sul palo esterno.