DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
Francesco Giambertone per il Corriere della Sera
sergi roberto marta torrejon denis suarez vicky losada
Al decollo erano un club di pionieri della parità dei sessi. All' atterraggio si erano trasformati in un manipolo di odiosi retrogradi. In mezzo, undici ore di volo e una polemica sui social - e dove altrimenti? - che ha trasformato la partenza del Barcellona verso gli Stati Uniti in uno spiacevole autogol d' immagine.
Come accade ogni estate ai più grandi club europei, il Barça mercoledì è partito per una tournée oltreoceano. Destinazione: Portland, Usa, dove la squadra sarà impegnata in alcune amichevoli e nelle solite operazioni di marketing verso nuovi mercati come quello americano, con tanto di gita in Oregon alla sede del ricco sponsor delle maglie. E per la prima volta, aveva annunciato con orgoglio la società, il tour avrebbe visto una novità storica: al viaggio della prima squadra avrebbe partecipato anche il Barcellona femení, la squadra femminile.
Organizzata una partita anche per loro a Los Angeles, il team di comunicazione blaugrana non vedeva l' ora di raccontare gli allenamenti congiunti uomini-donne sui campi americani e il «rivoluzionario» passo dei campioni di Spagna verso un' uguaglianza tra i due sessi che nel calcio è ancora piuttosto lontana.
Così alla partenza calciatori e calciatrici sorridevano felici nelle foto e nei video sul Boeing, ignari dell' ondata di indignazione che li avrebbe investiti da lì a poco. Colpa o merito di un' attenta tifosa che gestisce una pagina tematica sul Barça femminile. È stata lei ad accorgersi che dopo la foto abbracciati in business class, uomini e donne all' accensione dei motori erano stati divisi: i giocatori si erano accomodati in prima classe, le donne erano state sistemate in economy. Apriti cielo: centinaia di retweet e migliaia di commenti, tra chi accusa la scelta del club «vergognosa e sessista» e chila ridimensiona a «polemica stupida».
All' arrivo le giocatrici hanno minimizzato. L' attaccante Alexia Putellas ha detto che «già il fatto che siamo qui, sugli stessi campi, nelle stesse strutture, dimostra che il Barça è più avanti di tutti». Ha ribadito che le sue compagne non si sono sentite «discriminate in alcun modo». Anche perché in economy avevano tutte 2 o 3 posti riservati ciascuna e in business non ci sarebbe stato spazio: in testa a quel Boeing ci sono solo 36 posti, prenotati da tempo per la squadra maschile, mentre le ragazze sono state aggregate al tour in un secondo momento. La risposta ufficiale del club è arrivata dall' unica donna del direttivo, Maria Teixidor: «Verrà il giorno in cui sponsor, federazioni e tifosi considereranno il calcio femminile al pari di quello maschile. Fino a quel giorno, riconoscete lo sforzo che sta facendo il club per creare quel mondo. Fino ad allora, meno cinismo».
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