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IL VIRUS NEL PALLONE – LA “LIGUE 1” NON È MANCO RICOMINCIATA CHE È GIÀ A RISCHIO: CI SONO QUATTRO POSITIVI NELL’OLIMPIQUE MARSIGLIA E LA PARTITA DI APERTURA CONTRO IL SAINT ETIENNE È STATA RINVIATA – IL CAMPIONATO FRANCESE È STATO IL PRIMO A CHIUDERE PER LA PANDEMIA E DOVEVA ESSERE IL PRIMO A RIAPRIRE. E INVECE…
Alessandro Grandesso per www.gazzetta.it
E' stato il primo a chiudere a causa della pandemia. Doveva essere anche il primo a riaprire, ma il covid-19 ha rovinato i piani del campionato francese. La Ligue 1 infatti è costretta a rinviare Marsiglia-Saint Etienne, gara di apertura della nuova stagione, in programma per venerdì.
Colpa di quattro casi positivi tra i marsigliesi che di fatto impedisce alla squadra di Villas-Boas di presentarsi al completo al primo appuntamento della stagione. Il match potrebbe essere riprogrammato a metà settembre e intanto si valuta se anticipare un'altra partita.
Lo ha deciso – come anticipato da Rmc – la commissione sanitaria della Lega che ha adottato un protocollo specifico in caso di contagi da coronavirus. Procedura che prevede il rinvio, con almeno tre positivi identificati nell'arco di una settimana.
I giocatori in questione vanno isolati e gli allenamenti collettivi non possono riprendere prima di otto giorni. Impossibile dunque andare in campo venerdì per dare il via a un campionato fermatosi a metà marzo e chiuso a fine aprile su decisione del governo, avvallata da Federazione e Lega, anche se non erano stati registrati casi tra giocatori.
Il primo a finire in ospedale è stato poi Sambia del Montpellier, ricoverato in rianimazione durante il confinamento. Poi più nulla fino alla ripresa dei raduni estivi, compromessi da numerosi contagi che hanno coinvolto almeno una decina di club, provocando l'annullamento di molte amichevoli.
Da ultimo il Marsiglia, anche se stamane pure il Nimes ha annunciato due casi sospetti in rosa, a sei giorni dalla prima giornata, contro il Brest. Intanto, molte associazioni di ultrà dei club di Ligue 1 hanno già annunciato di non voler tornare negli stadi, contestando la ripresa del campionato per ragioni strettamente finanziarie, con in più un limite a sole 5mila presenze sugli spalti, con mascherina e distanziamento obbligatori.
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