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LOTITO NEL NASO – PER IL CASO TAMPONI DEFERITI IL PRESIDENTE DELLA LAZIO E IL RESPONSABILE MEDICO PULCINI: ECCO TUTTE LE ACCUSE E COSA RISCHIA IL CLUB ( SI VA DALL’AMMENDA AI PUNTI DI PENALIZZAZIONE) -– L’AVVOCATO DELLA LAZIO GIAN MICHELE GENTILE: “PENALIZZAZIONE IN CLASSIFICA? NON NE VEDO LA POSSIBILITÀ”

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E. Esposito-V. Piccioni per gazzetta.it

claudio lotito foto mezzelani gmt037

 

Nessuna archiviazione, nessun patteggiamento. La Procura federale ha notificato questa mattina alla Lazio il deferimento del presidente Lotito e dei medici Pulcini e Rodia per il caso tamponi.

 

Dopo la chiusura delle indagini comunicata il 22 gennaio, il club biancoceleste ha prodotto una memoria difensiva ed era in programma anche l'audizione di Lotito, ma evidentemente non sono state giudicate sufficienti dal procuratore Giuseppe Chinè per chiudere un caso su cui negli scorsi mesi aveva raccolto materiale per procedere. Materiale che ha verificato il mancato rispetto del protocollo in diverse occasioni e con molteplici motivazioni.

 

 

TUTTE LE ACCUSE

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Le accuse sono tante e pesantissime. Nel provvedimento si legge che Lotito viene deferito "per non aver provveduto a far rispettare o comunque per non aver vigilato sul rispetto delle norme in materia di controlli sanitari e delle necessarie comunicazioni alle autorità sanitarie locali competenti", ed in particolare per "non aver tempestivamente comunicato alle Asl competenti la positività al COVID-19 di 8 (otto) tesserati, riscontrata, in data 27 ottobre 2020, a seguito dell’effettuazione dei tamponi cd. Uefa del 26 ottobre 2020, in vista dell’incontro di Champions League Brugge-Lazio del 28

 

claudio lotito foto mezzelani gmt026

ottobre 2020, e per non aver comunicato alle Asl competenti i nominativi dei 'contatti stretti' dei tesserati positivi, e per non aver 'concordato' con le Asl locali competenti le modalità dell’isolamento fiduciario dei tesserati del Gruppo Squadra 'positivi' e la quarantena dei tesserati del gruppo Squadra 'negativi', ovvero dei cd. 'contatti stretti' dei tesserati 'positivi' e, pertanto, per non aver attivato alcuna misura di prevenzione sanitaria con riferimento ai cd. 'contatti stretti' dei tesserati risultati positivi al Covid-19".

 

Lo stesso viene ripetuto, sempre per "la positività di 8 (otto) tesserati", riscontrata il 3 novembre 2020, a seguito dell’effettuazione dei tamponi in vista dell’incontro di Champions League Zenit-Lazio, e per quella di tre tesserati del 30 ottobre in vista dell’incontro di campionato Torino-Lazio.

 

claudio lotito foto mezzelani gmt017

Viene contestato anche di "aver consentito o, comunque, non aver impedito a 3 (tre) calciatori di svolgere, con il restante Gruppo Squadra, l’intero allenamento della mattinata del 3 novembre 2020 sino al termine dello stesso, nonostante la loro positività ai tamponi cd. Uefa effettuati in data 2 novembre 2020 fosse nota al dott. Rodia" e di "non avere sottoposto all’obbligatorio periodo di isolamento, in caso di asintomaticità, di almeno 10 giorni, a far data dal risultato del tampone del 26 ottobre 2020,

 

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come previsto dalla Circolare del Ministero della salute del 12 ottobre 2020, un proprio calciatore (Ciro Immobile, ndr) il quale è stato utilizzato nell’incontro Torino-Lazio del 1° novembre 2020" e per "non avere sottoposto al periodo di isolamento, in caso di asintomaticità, di almeno 10 giorni, a far data dal risultato del tampone del 2 novembre 2020, come previsto dalla Circolare Ministeriale del 12 ottobre 2020 un proprio calciatore, e, conseguentemente, per averlo inserito nella distinta gara dell’incontro Lazio-Juventus dell'8 novembre 2020". Accuse che ricadono anche su Pulcini, responsabile sanitario, e Rodia, medico sociale, "ciascuno per quanto di rispettiva competenza e/o, comunque, in concorso tra loro per non aver rispettato le norme sopra richiamate in materia di controlli sanitari e delle necessarie comunicazioni alle autorità sanitarie locali competenti".

 

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Deferita infine anche la Lazio "per rispondere a titolo di responsabilità diretta della violazione dell’art. 6, comma 1, del C.G.S. vigente, per il comportamento posto in essere dal Presidente Lotito; per rispondere a titolo di responsabilità oggettiva della violazione dell’art. 6, comma 2, del C.G.S. vigente, per il comportamento posto in essere dai medici Pulcini e Rodia; per rispondere a titolo di responsabilità propria, ai sensi del C.U. n. 78/A FIGC dell’1 settembre 2020, che pone gli obblighi in ordine all’osservanza dei Protocolli Sanitari, finalizzati al contenimento dell’emergenza epidemiologia da COVID-19 emanati dalla FIGC e validati dalle Autorità sanitarie e governative competenti, a carico anche delle Società in modo diretto".

 

TRIBUNALE E SANZIONI —   Le violazioni del protocollo Covid della Figc contestate dalla Procura saranno dunque discusse ora davanti al Tribunale federale. Le sanzioni variano in base alla gravità della violazione riscontrata: ammenda, punti di penalizzazione, retrocessione e esclusione dal campionato.

 

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PULCINI: "SONO SUPER TRANQUILLO" —   Interpellato sul deferimento, Ivo Pulcini si è detto "super tranquillo e felice di poter spiegare la posizione di un professionista che da tanti anni lavora correttamente nel rispetto delle regole". Il responsabile medico biancoceleste rivela in parte anche quella che sarà la sua strategia difensiva: "In base alla legge spetta al laboratorio comunicare alla Asl se c'è un positivo. È poi la Asl che comunica all'azienda, con il consenso del giocatore".

 

Ma la Futura Diagnostica di Avellino, essendo in un'altra regione, ha sempre detto che la notifica all'azienda sanitaria spettasse alla Lazio. E in riferimento alle accuse di mancate comunicazioni dell'esito dei tamponi prima delle gare di Champions League Brugge-Lazio e Zenit-Lazio: "Noi abbiamo comunicato tempestivamente alla Asl, ma non avevamo la certezza che fossero dei veri positivi. Materialmente l'esito dei tamponi fatti dalla Uefa io non li ho mai visti, perché non ho l'accesso alla piattaforma. Quindi io avrei dovuto certificare che ci fossero dei positivi e fare un atto di fede. Da medico io certifico solo quello che vedo, secondo coscienza".

 

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L'AVVOCATO: "DIVERSE VISIONI" —   Anche il legale del club biancoceleste, Gian Michele Gentile, professa serenità: "In merito al deferimento noi ci difenderemo davanti al Tribunale, abbiamo una nostra visione e la Procura ha la sua. Vedremo chi avrà ragione. Il problema è solo di interpretazione delle norme , bisogna soltanto stabilire chi è che ha il compito di comunicare all’Autorità Sanitaria l’esito positivo di un tampone. La società per quello che è il procedimento appena concluso non c’entra assolutamente, in quanto il procedimento è solo nei confronti del Presidente Lotito, Pulcini e Rodia".

 

In realtà anche la Lazio è stata deferita per responsabilità diretta. Quindi su eventuali sanzioni afferma: "Penalizzazione in classifica? Non ne vedo la possibilità. Per quel che concerne invece i tempi ci sono 15 giorni da quando verrà fissata l’udienza, se ne riparlerà quindi a marzo".

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