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Luca Beatrice per “Libero quotidiano”
shot sage blue marilyn andy warhol 1
Quattro minuti appena per polverizzare ogni record. È quanto ci è voluto ad alzare la paletta e aggiudicarsi per 195 milioni di dollari Shot Sage Blue Marilyn di Andy Warhol. Superato da Christie' s New York il precedente primato di Donne di Algeri di Pablo Picasso (179,4 milioni), ora l'opera iconica del maestro della Pop Art è diventata la più costosa mai prodotta nel '900. E superato anche il prezzo di Jean-Michel Basquiat, che era diventato l'artista americano più costoso. Ora Warhol ha rimesso a posto i conti con la storia, il maestro sorpassa nuovamente l'allievo.
Se l'è aggiudicata il potente gallerista Larry Gagosian, che con questo colpo potrebbe tornare al top della classifica di chi conta nell'arte, probabilmente per un anonimo collezionista. L'altra notizia è che tutti questi soldi, i lotti della speciale asta erano 36, andranno alla Fondazione Thomas and Doris Amman, ente filantropico con sede in Svizzera che si dedica allo sviluppo di programmi sanitari ed educativi in favore dei bambini. Nobile fine umanitario che nobilita l'iniziativa, comunque stra-miliardaria.
SOLDI E BELLEZZA
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Solitamente relegata nelle pagine di cultura o di costume, l'arte conquista titoli da prima soltanto se dà scandalo- sesso, morte, violenza, blasfemia - o se costa molto denaro tanto da far scattare commenti di natura etica che mal si adattano al dominio dell'estetica.
A chi ingenuamente afferma «la bellezza salverà il mondo» tocca rispondere che no, sono sempre i soldi a salvare sia il mondo sia l'arte: le opere super-importanti costano sempre di più, non temono pandemie, recessioni, guerre e si portano dietro un benefico effetto di emulazione tanto da essere considerata ancora il migliore tra i cosiddetti beni rifugio (ma bisogna saper scegliere bene perché il mercato non è una scienza esatta).
le ferite di andy warhol dopo l attentato
Nel caso della Marilyn di Andy Warhol c'è un ulteriore dato a far riflettere: a differenza della Gioconda, di un impressionista o di Picasso, il ritratto dell'attrice non è unico ma ripetuto, stessa inquadratura, stesso taglio, cambiano solo i colori, per un numero infinito di volte. Neppure a contarle sapremmo quante versioni ne esistono, tra edizioni commerciali e opere da grande museo internazionale.
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Una serigrafia su carta può costare qualche migliaio di euro, in mezzo ci sono tante altre varianti possibili visto che Andy non ha mai smesso di replicare il suo soggetto più famoso fino alla fine della carriera. Shot Sage Blue Marilyn è una serigrafia su tela quadrata di 100 centimetri per lato, realizzata nel 1964 appena due anni dopo la morte dell'attrice, parte di quattro esemplari la cui rarità consiste nel foro causato dal proiettile sparato da un visitatore alla Factory, che l'artista accettò di mantenere senza intervenire con un restauro. Warhol attirava i pazzi, gli invidiosi e i criminali, nel '68 rischiò di perdere la vita in un attentato, quella volta a rimetterci (si fa per dire) furono solo i quadri.
D'accordo che il XX è il secolo dell'arte tecnicamente riproducibile, che la filosofia della Pop Art si basa sull'inesausta ripetizione, unico modo per sfidare i media sul loro stesso piano, che questa immagine, un fotogramma tratto dal film Niagara di Henry Hathaway (1953), è diventata l'icona per eccellenza di Marilyn, l'immagine persistente in qualsiasi parte del mondo e che rivela un dato incontrovertibile: il valore non corrisponde più all'unicità.
Warhol aveva ben chiaro che il successo per un artista dipendesse non tanto dal super prezzo quanto dalla popolarità e nel suo caso una cosa non contraddiceva l'altra. Come al solito il suo genio aveva intuito che prima o poi qualcuno sarebbe stato capace di spendere quasi 200 milioni di dollari per un feticcio seriale come un'automobile, un orologio, un file digitale, talmente famoso da sopportare persino di non essere un unicum.
FETICCI SERIALI
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Certo chi viene a casa mia non si complimenta più di tanto perché posseggo una Sunday Morning tirata in Belgio nel 1970 a 250 esemplari che non vale un granché, mentre gli ospiti del nuovo proprietario della Shot Sage Blue Marilyn saranno tenuti a distanza da feroci bodyguard per assicurarne la sicurezza. Però così mi sento anche io parte di quella numerosa famiglia che possiede una Marilyn: l'opera d'arte record che ha bruciato il fantasma dell'originalità e dell'unicità aprendo la strada, quasi sessant' anni fa, al mondo in cui viviamo oggi, dove l'evanescenza e l'immaterialità vanno di moda e Marilyn, controcorrente, afferma invece il potere di concretezza e tangibilità.
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