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UN SACCO BULLO! LA RICETTA DI LUIS ENRIQUE PER LA REMUNTADA: "SE FACCIAMO IL PRIMO GOL, IL SECONDO LO FA IL CAMP NOU E IL TERZO VIENE DA SÉ. IL BARCELLONA PUÒ FARE TRANQUILLAMENTE 3 GOL IN 3 MINUTI ALLA JUVE, AI TIFOSI DICO DI RESTARE LÌ FINO AL 95'. STA NASCENDO UNA PAZZIA SPORTIVA”

Emanuele Gamba per repubblica.it

 

LUIS ENRIQUELUIS ENRIQUE

Andres Iniesta ha in mente un concetto molto semplice: "Dobbiamo la partita perfetta e mettere perlomeno un dubbio alla Juventus senza innervosirci. Tutto si riduce a questo, in fondo". È un piano elementare, ma è l'unico possibile: il Barça non può far altro che provare a segnare tre gol ai bianconeri (che ne hanno subiti appena due in tutte la Champions) segna fargliene segnare. Siamo ai confini del miracolo. "Non dovremo perdere la pazienza, perché di argomenti ne abbiamo".

 

Barcellona brulica di attesa. Fuori della Ciutat Esportiva, a Sant Joan Despí, i bambini aspettano che sfilino i loro eroi, che nel frattempo si allenano sul campo dedicato alla memoria di Tito Villanova. Nei giorni che precedevano la storica remuntada sul Psg c'era però più eccitazione, sembrava quasi che i blaugrana già sentissero l'odore del sangue. La presenza della Juventus impone invece più cautela, e ogni tanto s'insinua il tarlo della rassegnazione, che Luis Enrique ha cercato di scacciare con veemenza retorica: "Il primo gol lo facciamo noi, il secondo il Camp Nou e il terzo verrà da sé".

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Luis Enrique, pensa che il Barcellona possa ripetere l'impresa di quaranta giorni fa?

"Se devo ricordare la partita con il Psg, era difficile perché dovevamo essere tranquilli con la palla e frenetici senza. Non fummo perfetti. La situazione è simile, ma con un gol in meno da segnare. Quindi sì, si può ripetere".

 

Servirà la perfezione, stavolta?

LUIS ENRIQUELUIS ENRIQUE

"Non bisogna essere perfetti, ma efficaci. Qui al Nou Camp ci possiamo riuscire, facendo venire ai tifosi la voglia di saltare fin dall'inizio, facendo in modo che tutto lo stadio salti e viva la stessa notte di un mese fa".

 

 

Mentalmente vi sentite preparati?

"A rimontare non eravamo abituati, e adesso ci succede di nuovo. Ai giocatori dirò di controllare la loro eccitazione, le loro emozioni e di goderci una grande serata contro un grande rivale".

Che messaggio vuole mandare ai suoi tifosi?

"Che stavolta non se ne vadano dieci minuti prima della fine, perché hanno un'altra possibilità di vivere una notte storica. Il Barça può fare tranquillamente tre gol in tre minuti, quindi restate lì fino al 95'".

Che tipo di partita ha preparato?

JUVE BARCELLONAJUVE BARCELLONA

"Si parte dall'idea che non abbiamo nulla da perdere e questo ci libera da tutte le pressioni. È la Juve che deve decidere cosa fare, se difendersi o avere coraggio. Noi abbiamo sola una possibilità: attaccare, attaccare, attaccare. E quando ci saremo rilassati, attaccare di uovo".

 

La parola miracolo è adeguata?

"No, è il ritorno di un quarto di finale. È una cosa possibile, ma se preferite chiamarlo miracolo, fate pure".

Avrebbe preferito avere più tempo per preparare questa gara?

"Avrei preferito un mese per studiare le mosse, e anche una vacanza alle Maldive coi giocatori per fargli vedere i video. Ma il calendario indica che ad aprile ci sono tre giorni tre giorni per preparare ogni partita, quindi ci adattiamo. Però sappiamo cosa fare. Quello che è chiaro è che rischieremo".

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Piqué ha detto di sentirsi a disagio sia con la difesa a tre sia con quella a quattro...

"Quello che dice Piqué, se lo volete capire, è che il sistema è indifferente. È una questione globale, di squadra. I rivali con poco sforzo ci fanno male, e su questo bisogna lavorare. Bisogna cambiare questa dinamica negativa".

È sempre convinto di che l'impresa con il Psg sia ripetibile?

"Non solo, questa anche più facile. Se facciamo il primo gol, il secondo lo fa il Camp Nou e il terzo viene da sé".

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Allegri ha detto che per passare il turno, la Juve dovrà segnare almeno due gol...

"Se Allegri ha detto questo, allora i miei calcoli sono sbagliati".

Quanto è importante il recupero di Busquets?

"Fondamentale, perché lui è il giocatore più intelligente che abbiamo. Ma è importante avere recuperato anche Mascherano".

 

Se Messi non fosse al 100%, la rimonta sarebbe possibile?

"È possibile qualunque cose, ma serve che tutti siano al massimo. Però Messi ci darebbe qualcosa anche al 25%".

Cosa pensa di Higuain, di Dybala?

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"Oggi devo motivare i giocatori del Barça, non quelli della Juve. Sarò felicissimo di rispondere a questa domanda un altro giorno".

Che atmosfera sta avvertendo, attorno a Sé?

"C'è un aria che invita a essere ottimista. Sta nascendo una pazzia sportiva".

 

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