marco tardelli

"TUTTA LA MIA CARRIERA È INGHIOTTITA IN QUEI 7 SECONDI DI URLO" – MARCO TARDELLI RILASCIA UN'INTERVISTA "CORE A CORE" ALLA COMPAGNA MYRTA MERLINO, SU "OGGI", E TORNA PER L'ENNESIMA VOLTA A PARLARE DEL GOL IN FINALE DEL MUNDIAL DELL'82: "QUELL’URLO HA RISCATTATO OGNI ITALIANO E HA INTRAPPOLATO ME PER SEMPRE, NEL BENE E NEL MALE" (TRANQUILLO, HA INTRAPPOLATO ANCHE NOI) - "MOLTI CREDONO CHE QUELL’URLO FOSSE DI GIOIA, DI ESULTANZA. IN REALTÀ C’ERA MOLTO DI PIÙ. ERA UNA LIBERAZIONE, UNA RIBELLIONE, UNA RIVINCITA… ANCHE SULL’IMMENSO GIANNI BRERA"

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copertina oggi 7-14 luglio 2022

Anticipazione da "Oggi"  

 

OGGI, in edicola domani, pubblica una intervista di Myrta Merlino al compagno Marco Tardelli, il cui urlo dopo il secondo gol alla Germania nella finale dei Mondiali 82 tutti ricordano: «Il calcio era, ed è, la mia ossessione. Il mio destino. Ho amato ogni istante, ogni partita, ogni allenamento. Anche se so bene che tutta la mia carriera è stata inghiottita da quei 7 secondi. Da quell’urlo. L’urlo che ha riscattato ogni italiano e ha intrappolato me per sempre, nel bene e nel male… Molti credono che quell’urlo fosse di gioia, di esultanza. In realtà c’era molto di più. Era una liberazione, una ribellione, una rivincita… anche sull’immenso Gianni Brera» che criticava sempre Bearzot e le sue scelte.

 

tardelli italia germania 3-1

Tardelli parla anche dei compagni e in particolare di Bearzot: «Un leader naturale, lo sentivamo come un padre… Il mio mi ha insegnato come vivere con poco, e non c’è successo o traguardo che mi abbia fatto dimenticare chi sono e da dove vengo. Bearzot invece mi ha aiutato a credere in me stesso senza farmi influenzare dal giudizio degli altri».

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