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ORGOGLIO MULLER: “SABATO VINCO IO. BUFFON INSUPERABILE? L’HO GIÀ BATTUTO CON IL BAYERN. AL BELGIO L’ITALIA HA CONCESSO QUALCHE OCCASIONE. NON È LA DIFESA IMPECCABILE DI CUI SI PARLA - NOI ABBIAMO CLASSE E COMPATTEZZA: NON POSSIAMO AVERE PAURA DI NESSUNO”

THOMAS MULLERTHOMAS MULLER

Pierfrancesco Archetti per “la Gazzetta dello Sport”

 

Una risata generale ha coperto Thomas Müller e lui ha guardato i colleghi con l' aria stranamente seria: perché erano così divertiti? Non aveva lanciato una delle solite battute. «Invece hanno riso perché ho fatto un gol. Ma era allenamento».

 

Lei non è abituato ai due avvenimenti: qualcuno che la prende in giro, nessun gol in carriera all' Europeo. Come mai?

«Non conta chi segna. Non voglio essere un capocannoniere senza titolo».

 

Come le capitò già nel 2010, al Mondiale: però non c' è un Müller senza gol. Un palo e una traversa finora: soltanto sfortuna?

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«Fossero entrati quei due palloni, tutta la discussione sarebbe chiusa e io sarei di nuovo quello che fa centro sempre. Non divento matto per rincorrere il gol, ho sempre segnato».

 

Anche due reti alla Juve, tra febbraio e marzo. Ha visto il panico o almeno la delusione negli occhi di Buffon, quella volta?

«Non ho visto niente, non ne avevo il tempo. Il 2-2 di Monaco, che ci ha portato ai supplementari e alla qualificazione, era una palla alta: l' ho colpita e infilata. E poi sono corso verso la curva, senza guardare Gigi».

 

Da quella volta le è rimasta la convinzione che la difesa della Juve, e ora della nazionale, sia battibile?

THOMAS MULLER THOMAS MULLER

«Certo, tutti sono superabili. Si può battere il migliore portiere del mondo, si può sconfiggere la miglior squadra del mondo. Però si può perdere, come è successo a noi nel passato contro gli azzurri».

 

Per lei il passato conta?

«Non si può vivere sulle statistiche, sabato se l'Italia passa la leggenda della maledizione sarà usata di nuovo, ma siamo in una buona condizione, stavolta niente lacrime: sono convinto che andremo avanti noi».

 

Che tipo di partita sarà?

«Bella, perché si affrontano due squadre brillanti finora, ma dura, equilibrata, calda.

Noi abbiamo classe e compattezza, quando vedo gli allenamenti penso che non possiamo avere paura di nessuno. E a me piace affrontare l' Italia».

gianluigi buffon esulta oltre la rete italia belgiogianluigi buffon esulta oltre la rete italia belgio

 

Perché?

«Perché i giocatori sono tipi giusti, veri sportivi. Quelli con cui prima e dopo la partita puoi scherzare, discutere, ma al momento del contrasto non ti concedono nulla. Dicono che gli italiani fanno scena dopo i falli o parlano troppo con l' arbitro. Ma a me piacciono».

 

Come li ha visti finora?

«Meglio con la Spagna che contro il Belgio, anche se ho sentito commenti diversi. Lunedì il primo tempo è stato fantastico. Al Belgio hanno concesso qualche occasione. Non è stata la difesa impeccabile di cui si parla».

buffon canta l inno d italiabuffon canta l inno d italia

 

Non siete troppo sicuri, come nel 2012?

«No, contro questa Italia si può anche perdere, lo sappiamo. Anzi siamo obiettivi: c'è la possibilità che ci mandino a casa. Ma sono fiducioso, resteremo qui. Non è che ci mettiamo a guardare la semifinale di quattro anni fa: nel calcio è un periodo immenso. E poi siamo cambiati».

 

Lei era in panchina a Varsavia. E stavolta?

«Decide l' allenatore, però qualche indicazione mi è già arrivata». Ride.

balotelli italia germania DUE A UNObalotelli italia germania DUE A UNO

 

Allora la Germania non reagì al doppio colpo di Balotelli. Adesso ne sarebbe capace?

«Non so, non abbiamo ancora incassato gol. Allora avevamo una rosa simile a questa, ci sono stati degli errori. Se qualcuno si è preso la colpa, significa che il calcio è diverso dal golf».

 

Cosa c' entra il golf?

schweinsteiger 1schweinsteiger 1

«Gioco in coppia con Schweinsteiger, chi perde paga e l'incasso va alle nostre associazioni benefiche. Ieri le abbiamo prese dai fisioterapisti e non è che Schweini sia venuto a dire che è stata colpa sua. Nessuno lo fa davanti alla stampa. Così è andata anche in Polonia, abbiamo sbagliato in tanti».

 

Hummels-Boateng nel calcio meglio di Müller-Schweinsteiger nel golf?

«Ti danno sicurezza, si completano, fanno tanto per la squadra. Ma ciò non significa che possiamo lasciare andare gli avversari cinque volte verso di loro. E poi c' è la regia di Neuer dietro, formano un reparto fondamentale».

 

Come quello dell'Italia? Vista dal campo, come le è capitato in Champions, che impressione dà la difesa della Juve-azzurra?

CARLO ANCELOTTICARLO ANCELOTTI

«Si nota come si intendono con un' occhiata, quando Gigi ha la palla sa già che trova Barzagli a destra, Bonucci davanti, sanno come arrivano i passaggi, usano l'affiatamento, un'esperienza gigantesca. Però ripeto, anche la Juve ha preso gol in Champions, anche l'Italia è battibile».

 

Come?

«Vedo che costruiscono sempre da dietro, con palla bassa. Se li pressi, lanciano. Ma rimane l'unica soluzione. Allora giocano anche sul portiere. Noi dobbiamo orientarci sul pallone. E attaccarli».

 

BONUCCIBONUCCI

Il suo prossimo allenatore è italiano. Non pensa che Carlo Ancelotti se la prenda se si sblocca contro gli azzurri?

«No, al contrario. Devo segnare tanti gol per dimostrargli quanto sono bravo».