cobolli spalletti

NON DITE A SPALLETTI CHE L’EROE DI COPPA DAVIS COBOLLI DOPO LA VITTORIA DELL'INSALATIERA D'ARGENTO HA DETTO: “ABBIAMO FATTO COME I CAMPIONI DEL MONDO 2006 TRASCORRENDO TUTTO IL GIORNO ALLA PLAYSTATION” – DA CT DELLA NAZIONALE LUCIANO SPALLETTI SI ERA MESSO A CONCIONARE SUI RAGAZZOTTI SVOGLIATI E SULLA PLAYSTATION CHE LUI FAREBBE SEQUESTRARE (MA PERCHÉ?) – “LA STAMPA”: “COBOLLI SA CHE RINFACCIARE A CHI HA LA SUA ETÀ LE ORE ALLA PLAY È UNO DEI TANTI LUOGHI COMUNI DA ABBANDONARE E CHE NON CI MANCANO I GIOCATORI DI CLASSE PERCHÉ ESISTONO GLI SMARTPHONE…”

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Da ilnapolista.it

flavio cobolli

 

Spalletti non l’ha citato ma quando si parla di PlayStation, torna sempre lui l’ex ct della Nazionale ora indaffarato a provare a guarire i mali della Juventus (che poi non sono mali, la squadra quella è). Dopo la vittoria in Coppa Davis, con una vibrante rimonta nei confronti dello spagnolo Munar, Cobolli ha detto:

 

«Fateme parlà! Non so che dire, questo era il mio sogno. Abbiamo provato a fare come i campioni del mondo 2006, tutto il giorno alla PlayStation. Sono fiero di tutti noi, di tutti i ragazzi che hanno lavorato per farci diventare campioni del mondo. Ripeto da tre giorni che è il giorno più bello della mia vita. Sono campione del mondo e l’unica cosa che posso fare è cantare ‘Siamo i campioni del mondo, siamo i campioni del mondo’».

 

La PlayStation un tempo demonizzata. Oggi ne scrive anche La Stampa nel commento di Giulia Zonca:

 

Cobolli guarda in faccia il trofeo con una provocazione che si fa dedica: «Abbiamo provato a fare come i campioni del mondo del 2006: tutto il giorno alla PlayStation».

Cobolli aveva 4 anni nel 2006, adesso ne ha 23 e sa che rinfacciare a chi ha la sua età le ore alla Play è uno dei tanti luoghi comuni da abbandonare e che non ci mancano i giocatori di classe perché esistono gli smartphone. Non ci mancano affatto, quindi li aspettiamo: sarebbe davvero ora che si unissero a questa spettacolare valanga azzurra.

 

luciano spalletti - conferenza stampa di presentazione con la juventus

SPALLETTI

Estratti da Il Foglio

 
(...) Ora è giusto rendere il calcio dell’asino a Luciano Spalletti. Non soltanto per il disastro dell’europeo; non solo per essere uscito dalla Nations League, vinta poi da un signore di quarant’anni, mica la Parigi-Dakar. Non solo per le tre pere norvegesi ingoiate con la buccia. Ma perché si presentò a fare il cittì della Nazionale con la posa del salvatore, di quello che la sapeva lunga di come raddrizzare i ragazzi svogliati, gran prosopopea contadina a far intendere che il Mancio in fondo era, ma non mourinhamente, un pirla. Invece di pensare ad allenare si preoccupava di concionare sui giovani che guadagnano troppo e la Playstation che lui la farebbe sequestrare; tranne poi convocare, ma perché?, il reduce da squalifica ludopatica Fagioli, e lasciare a casa il probo Locatelli. Scelta tecnica? No, perché ar cavaliere di Certaldo nun je devi cacà er cazzo.

COBOLLI

 

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