DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
Francesco Saverio Intorcia e Matteo Pinci per Affari&Finanza – la Repubblica
(…) La corsa allo stadio attraversa tutto il Vecchio Continente.
Dal 2008 al 2012 in Europa sono stati presentati 23 progetti di impianti nuovi, ristrutturati o ammodernati. Nel quadriennio successivo, sono diventati 58. Complessivamente, 167 negli ultimi dieci anni. Tra i paesi più attivi, Turchia (18 progetti), Germania (16), Russia e Polonia (14), Inghilterra (12).
Ma è sempre un affare? L' equazione nuovo stadio uguale maggiori ricavi non è automatica. Il modello dello Juventus Stadium, oggi Allianz, nato sulle ceneri del Delle Alpi, è virtuoso. La percentuale di riempimento è altissima: il 93% in questa stagione (il resto della A supera di poco il 50). Nell' ultimo anno all' Olimpico di Torino, i ricavi da stadio erano 11,6 milioni. Nel primo allo Stadium, sono balzati a 31,8.
Nell' ultimo bilancio i ricavi da gare ammontano a 57,6 milioni.
Qui il rimpianto, per la dirigenza bianconera, è di non aver pensato a un impianto superiore. Quello attuale, 41.500 posti, è costato 155 milioni: troppo piccolo per ospitare la finale di Champions, non quella di Europa League (del 2014).
Da quest' anno ha il marchio, Allianz: i diritti erano già stati venduti dalla Juventus a Lagardère Sports per 75 milioni. Poi c' è il beneficio sportivo: nel 2011 la Juventus, reduce da due settimi posti, ha aperto un ciclo di sei scudetti di fila che ha ulteriormente ingrassato i conti.
Il traino del nuovo impianto lo hanno registrato tutti i top club d' Europa. Cambiando casa, il City ha subito raddoppiato i ricavi da stadio (da 12,5 a 25,8 milioni), come l' Arsenal, e lo United ha incrementato un valore già elevato (da 103 a 137 milioni di euro). Ma parliamo, appunto, di squadre d' élite, dove l' aspetto strutturale si combina a strategie commerciali e risultati sportivi.
La Dacia Arena Altrove, lo stadio non ha generato la stessa ricchezza. A Udine, la Dacia Arena è stata realizzata in tre anni (dal 2013 al 2016) grazie alla concessione per 99 anni del diritto di superficie del vecchio Friuli. Con 30 milioni da ammortizzare entro il 2022, i Pozzo, proprietari del club, hanno realizzato un impianto moderno con aree commerciali, bowling, cinema, palestre e piscine, conservato il caratteristico arco ellittico del progetto originario. Il business plan prevede una crescita in questo periodo dei ricavi da stadio del 110%: da 200 a 420 mila euro all' anno. Per poi stabilizzarsi intorno a questa cifra. Insomma, l' effetto volano non durerebbe più di 6 anni.
L' entusiasmo che l' anno scorso ha riportato gli spettatori a 17.900 si è affievolito per i risultati recenti, con una perdita finora di 1200 presenze: il design interno con sediolini di colori tutti diversi con effetto videogame in tv nasconde gli spazi vuoti.
Il Mapei Stadium La prima squadra italiana a farsi lo stadio fu la Reggiana, che inaugurò il Giglio nel '95: dieci anni dopo, è fallita. La Mapei, titolare del Sassuolo, l' ha acquistato all' asta nel 2013 per 3,75 milioni e ne ha investiti 8. Trasformare l' impianto in una macchina da soldi, però, non è automatico per un club di provincia che pratica agevolazioni virtuose per le famiglie ma gioca fuori città: gli spettatori erano 14mila nel 2013/04, oggi sono 11mila.
La Mapei Stadium srl chiude in pareggio da anni, il nuovo impianto ha ospitato la finale Champions femminile del 2016, ma non produce effetti rilevanti sui conti del Sassuolo: i ricavi da stadio sono 2,88 milioni nell' ultimo esercizio. E sul fatturato da 96,3 milioni la sponsorizzazione dell' azienda del patron incide per 21 milioni.
L' Atalanta ha appena comprato lo stadio Atleti azzurri d' Italia per 8,6 milioni, al lordo dei 2,2 milioni spesi per restyling nel 2015. La ristrutturazione partirà a fine stagione, le due curve saranno abbattute e coperte, la capienza portata a 24mila posti (oggi sono 21mi-la), i lavori si concluderanno nel 2020, finanziati dal Credito Sportivo e da Ubi Banca.
Il Cagliari di nuovi stadi ne ha due. Il primo, Sardegna Arena, di fianco al vecchio Sant' Elia, è un impianto provvisorio, costato circa 8 milioni e inaugurato quest' anno. Fin qui, oltre 14mila presenze, l' 86% della capienza: solo Inter e Juve hanno dati migliori. Poi diventerà il parcheggio del nuovo stadio che sorgerà sulle ceneri del Sant' Elia. Si è appena chiusa la prima selezione dei progetti: fra 25 candidature il club ha individuato tre gruppi di progettazione (J+S con One Works, Sportium e Tractebel) che entro febbraio presenteranno un concept.
In Serie B, il Frosinone ha inaugurato lo stadio Benito Stirpe da 16mila posti (riempito al 52% finora): 20 milioni spesi, 8 finanziati dal Credito sportivo in 15 anni e 4 sostenuti dal Comune, che resta proprietario. Il club conta di incrementare i ricavi del 20% in tre anni. Intanto, per completare il Village - palestre, fastfood, centro medico e negozi - ha dovuto ricorrere al
2. DA MONACO A LONDRA: COSI’ SI SONO RISANATI I CLUB
Francesco Saverio Intorcia e Matteo Pinci per Affari&Finanza – la Repubblica
C' è uno stadio che da dieci anni ogni domenica registra il tutto esaurito. Complice una politica di prezzi agevolati, l' Allianz Arena, il tempio del Bayern a forma di gommone, registra abitualmente il 100% di presenze ormai dal 2007 ed è un benchmark europeo negli impianti di proprietà. Costruito in tre anni a Fröttmaning, doveva essere la casa condivisa dei due club cittadini, ma il Monaco 1860, retrocesso nella B tedesca, ha dovuto vendere le sue quote per evitare il fallimento. Primo insegnamento: gli stadi, da soli, non fanno la felicità.
L' Arena si raggiunge comodamente in metropolitana da Marienplatz, ha seimila metri quadri di ristoranti, aree per bambini e negozi, 9.800 parcheggi coperti. Rappresenta un caso di scuola per due ragioni. Sul piano finanziario, i costi - 346 milioni sono stati coperti dall' apporto di nuovi capitali: la cessione dei naming rights ad Allianz e la vendita di azioni agli sponsor hanno consentito al Bayern di saldare il debito per la costruzione nel 2014, invece che nel 2030. L' operazione ha offerto l' occasione per aprire l' azionariato ad Allianz, Adidas e Audi, oggi soci ciascuno con l' 8,33% in un club che oggi vede stimare il suo valore complessivo a 1,32 miliardi.
Quanto agli effetti sui conti, nel 2017 il fatturato ha raggiunto il record di 640 milioni, con un profitto ante imposte di 66 milioni, +22,2% in un anno. I ricavi da stadio erano 29 milioni nell' ultima stagione nel vecchio impianto, sono diventati 52,1 alla prima stagione nell' Arena, e ammontano a 101,5 nell' ultimo esercizio (il 18% del totale).
Un esempio di natura diversa è l' Amsterdam ArenA, inaugurata nel '96, ora dedicata a Johan Cruyff e oggetto di nuova ristrutturazione (50 milioni, consegna nel 2020). Un recente accordo con Nissan garantisce per dieci anni l' alimentazione con batterie riciclate delle auto elettriche.
Stadio cabriolet, per il tetto retrattile, è costato 127 milioni (contro i 92 previsti), così coperti: fondi comunali (26%), governativi (4%), banche (26%), imprese private (16%), Ajax (7%) ed emissione di certificati di deposito (21%), con un ricorso residuale al prestito bancario. Il coinvolgimento di privati è stato ottenuto in cambio di diritti esclusivi pluriennali sulle aree dello stadio, dagli slot pubblicitari alla fornitura di beni e servizi. L' impianto ha 9mila posti auto e quattro vie d' accesso, ci si arriva in bicicletta (tremila posti), in treno, in metropolitana e con otto diverse linee di bus. L' Ajax dunque ha solo una partecipazione, ma nell' ultimo bilancio, su un fatturato netto di 93,4 milioni, i ricavi da stadio ammontano a 34 milioni (36%): 10 milioni solo dalla vendita di Skybox e salottini business.
Altro esempio, l' Emirates di Londra, la casa dell' Arsenal, inaugurato nel 2006. È costato 420 milioni di sterline, attinte da tre pozzi diversi. Da un lato, la cessione dei diritti di naming alla compagnia aerea. Dall' altro, la realizzazione di un complesso da 650 appartamenti sulle ceneri del vecchio stadio di Highbury.
Per la parte restante, circa 310 milioni, è stato stipulato un prestito bancario. L' esempio dell' Arsenal incarna il tipico sogno italiano. Da un lato, perché lo stadio è diventato occasione per la costruzione di nuova edilizia residenziale: là dove c' era il campo da gioco sono sorte in tre anni nuove residenze di lusso, con centro fitness e un parcheggio sotterraneo. Dall' altro, perché il trasferimento all' Emirates ha avuto subito un effetto sul fatturato del club: i ricavi da stadio erano 44 milioni di sterline nel 2006, sono più che raddoppiati nella prima stagione (90) e nell' ultimo bilancio valgono 100 milioni di sterline, su 422,8 di ricavi totali.
Sono cresciuti i posti disponibili (22mila, di cui 9mila di lusso) e sono andati alle stelle anche i prezzi. Ma il comfort e i servizi valgono la spesa: la percentuale di riempimento nella stagione in corso è del 98,5%. (f.s.i. - m.pi.)
stadio di san pietroburgoALLIANZ ARENA TIFOSIstadio luzhniki a mosca copia 2
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