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“DEVO NUOTARE UN ALTRO ANNO, PARE UNA BARZELLETTA. SPERIAMO CHE IL FISICO TENGA BOTTA” - FEDERICA PELLEGRINI DOPO IL RINVIO DEI GIOCHI OLIMPICI: “E’ IL DESTINO, NON POSSO SMETTERE DI NUOTARE” -T ORTU: “NON SI POTEVA FARE ALTRIMENTI, AVRÒ UN ANNO IN PIÙ PER PREPARARMI”. LA CAGNOTTO, CHE INSEGUIVA LA SESTA OLIMPIADE: “SE LA FARANNO L’ANNO PROSSIMO NON CREDO DI POTER PARTECIPARE. MA CAPISCO”

Da gazzetta.it

 

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“Devo nuotare un altro anno, non ci voglio credere...”. Reagisce così Federica Pellegrini alla notizia del rinvio al 2021 fei Giochi olimpici: ”Sembra una barzelletta, il destino, le coincidenze...fatto sta che io non posso smettere di nuotare - ha scritto su Instagram -. Avrei preferito gareggiare quest’anno, ma visto tutto quello che sta succedendo nel mondo e che tanti atleti non hanno la possibilità di allenarsi saremmo arrivati senza essere preparati, quindi la decisione di spostarle di un anno è giusta e sono d’accordo. Ci prepareremo al meglio, si tratta solo di riprogrammare tutto. E speriamo che il fisico tenga botta ancora per un anno» conclude Fede.

 

 

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Filippo Tortu approva la decisione del Cio e del comitato organizzatore di postporre di un anno i Giochi olimpici: “E’ la scelta giusta, la salute prima di tutto. Per qualsiasi atleta pensare di non poter gareggiare nella più prestigiosa delle competizioni non è certamente una buona notizia, ma considerata la gravità della situazione sanitaria a livello mondiale, non si poteva fare altrimenti”.

 

Il velocista azzurro aggiunge: “Per quanto mi riguarda avrò un anno in più per prepararmi, mi mancherà non essere a Tokyo e l’attesa sarà ancora più bella, come quando desideri tanto qualcosa. Dobbiamo tutelare la salute di tutti e anche noi atleti dobbiamo adeguarci a questo momento di crisi internazionale”, conclude il velocista azzurro.

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Anche Simona Quadarella è d’accordo: “E’ la decisione giusta per la salute degli atleti, anche se mi dispiace perché sarebbe stata la mia prima Olimpiade”. E il c.t. del Settebello iridato aggiunge: “Sono abbastanza soddisfatto della celerità della decisione - ha dichiarato -. Ultimamente non mi era piaciuta la comunicazione, stavano cercando di perdere troppo tempo, queste incertezze non fanno bene agli atleti e a noi allenatori che dobbiamo riprogrammare tutto.

 

Ora c’è una data, c’è un obiettivo molto chiaro e a questo punto dobbiamo risettarci e riprogrammarci; tutto sommato è meglio così perché in un anno si spera che le cose tornino in assoluta tranquillità”. Tania Cagnotto inseguiva la sesta Olimpiade, ha già vinto un argento e un bronzo ai Giochi, e anche se probabilmente non ci sarà a Tokyo, capisce le ragioni del rinvio: “Egoisticamente, dal mio punto di vista, speravo che si facesse entro l’anno, anche perché — Tania è nata a maggio 1985 - se la faranno l’anno dopo non credo di poter partecipare. Ma ovviamente capisco e condivido, se prenderanno questa decisione sarà per il bene di tutti”.

 

 

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GLI EX BALDINI E ROSSI Una decisione giusta anche secondo l’olimpionico di maratona ad Atene 2004, Stefano Baldini: “Era inevitabile. Era impossibile garantire in tre mesi le condizioni ideali dal punto di vista della salute agli 11 mila atleti e a tutte le altre persone come dirigenti, tecnici, giornalisti che avrebbero raggiunto Tokyo”.

 

”Credo che il Cio, in accordo con il Giappone, abbiano preso la decisione più giusta” sostiene l’olimpionico della canoa, Antonio Rossi. ”Oltre alla salute -prosegue Rossi- non dimentichiamoci che non tutti gli atleti riescono ad allenarsi in questo difficile momento e per questo alcuni comitati olimpici come Canada e Australia avevano annunciato che non si sarebbero presentati”.

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