DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER…
Più Culone che #Cutrone.#NapoliEmpoli
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) December 12, 2021
Estratto dell'articolo di Massimiliano Gallo per ilnapolista.it
(…) Il risultato del campo va sempre rispettato. Va compreso. Dice sempre la verità, anche se la verità è amara. Il Napoli ha giocato un primo tempo anonimo. Ha l’alibi di aver perso Zielinski dopo 22 minuti per una sorta di crisi respiratoria, non riusciva a respirare. Spalletti ha scelto di far entrare Insigne, ed Elmas è tornato in mediana al fianco di Demme.
L’Empoli ha fatto la partita. Il Napoli ha assistito, con qualche sussulto: la traversa di Elmas (parte superiore della traversa) e un paio di mischie in area. Mertens è tornato il calciatore irriconoscibile visto fino a due partite fa. Non si sono viste le trame del Napoli, soprattutto non si è vista quella garra collettiva. Non si è visto lo spirito di squadra che ha sempre contraddistinto la gestione Spalletti.
A nostro avviso non ha aiutato l’ingresso Insigne che a lungo è parso una spia sovietica. A tratti è tornato il calciatore irritante del tempo che fu. Si è un po’ acceso nel finale.
Tra il primo e il secondo tempo si è lungo scaldato Petagna che poi, però, non è entrato.
Qualcosa è cambiato al 62esimo con il triplo cambio. Fuori Mertens, Lozano e Demme per Petagna, Politano e il rientrante Anguissa.
Spalletti ha ovviamente lasciato in campo Ounas l’unico in grado di saltare sistematicamente l’uomo, di creare situazioni di superiorità numerica. Il franco-algerino nel secondo tempo ha di fatto ricoperto il ruolo di regista d’attacco. A tratti ha regalato sprazzi di classe cristallina. Poi anche lui, forse dopo un brutto colpo, è calato.
Il Napoli avrebbe meritato ai punti la vittoria, ha colpito un palo con Petagna, ha anche segnato con un tacco di Juan Jesus (ma in fuorigioco). Il calcio però non è il pugilato. E su corner ha segnato l’Empoli. Da quel momento, gli azzurri hanno attaccato ma senza ordine. Senza orientamento, avrebbe detto il professore di Vesuviano nel film “Il camorrista”. Il Napoli ha colpito un palo con Petagna, si sono create mischie da Napoli-Perugia del 1981. Quelle partite che nascono male e finiscono peggio. Ma di sfortuna non si può parlare.
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