DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1.FIFA: ANCHE IN AUSTRALIA SI INDAGA SU MONDIALI 2022
Gli emiri del Qatar ricevono la Coppa del Mondo da Blatter
(ANSA) – Indagini anche in Australia su possibili irregolarità della candidatura ad ospitare la Coppa del Mondo di calcio, quella del 2022 andata poi al Qatar. Funzionari dei dipartimenti federali dello Sport e della Sanità hanno rivelato davanti a una commissione del Senato di essere stati interrogati dalla polizia federale riguardo al pagamento di 500 mila dollari australiani alla federazione calcistica regionale delle Americhe Concacaf, in apparenza per finanziare un Centro di eccellenza sportiva a Trinidad e Tobago.
il Qatar si aggiudica i mondiali
Una somma che secondo il presidente della Football Federation of Australia (Ffa), Frank Lowy, fu invece intascata dall’allora presidente della Concacaf ed ex vicepresidente della Fifa Jack Warner, che è tra le 14 persone incriminate per corruzione dalle autorità Usa. Obiettivo delle indagini della polizia australiana sarebbe di valutare se in tale vicenda siano state violate leggi australiane o straniere. Lowy ha difeso il pagamento dei 500 mila dollari (350 mila euro al cambio attuale) in una lettera aperta alla comunità calcistica mondiale, prendendo le distanze dallo scandalo della corruzione.
E assicurando che l'Australia condusse una campagna pulita per la candidatura alla Coppa 2022, a differenza di altre nazioni. Ha ammesso tuttavia che furono commessi errori e “ingenuità” e ha affermato che la Fifa è stata vittima di una frode perpetrata da Warner. L’Australia ha speso circa 40 milioni di dollari (28 milioni di euro) nella candidatura della Coppa del 2022 ma ha ricevuto un solo voto, quando il Qatar si è assicurato i diritti nel dicembre 2010.
JACK WARNER DELLA FIFA USA UN ARTICOLO DEL SATIRICO THE ONION PER PROVARE LA COSPIRAZIONE USA
2.FIFA: WARNER PARLA IN TV 'TEMO PER LA MIA VITA, DIRÒ TUTTO'
(ANSA-AP) - L'ex vice-presidente della Fifa arrestato nella sua Trinidad e poi rilasciato su cauzione ha parlato in televisione e minacciato di rivelare tutto quello che sa. "Non manterrò più segreti per loro che hanno cercato di distruggere il Paese. Temo per la mia vita". "Mi scuso per non aver rivelato prima questi fatti - ha aggiunto Warner - Non avrò più problemi a sollevare scandali. Neppure la morte fermerà questa valanga, ormai non si torna più indietro. Blatter sa perché è caduto. Anch'io".
3.DAGLI ARABI A ZICO, È CORSA AL TRONO - L’EUROPA, MA NON TUTTA, VUOLE PLATINI
Fulvio Bianchi per “la Repubblica”
La volata è lunga ma c’è il rischio che possa essere troppo affollata: non c’è solo da sostituire il dittatore Blatter ma da stravolgere i meccanismi perversi, e consolidati da anni, della Fifa, come fece il Cio dopo lo scandalo delle Olimpiadi invernali 2002 di Salt Lake City. Grazie anche al contributo dell’Avvocato Gianni Agnelli e del suo amico Henry Kissinger, fu varato un codice etico che ora pesa sulle candidature olimpiche e sugli stessi membri Cio, che non possono più ricevere regali, donazioni, viaggi premio, eccetera. Altro che la Fifa.
Il rischio è che deposto Blatter il calcio mondiale possa spaccarsi. Domani (e sabato) a Berlino, Platini incontrerà molti presidenti di Federazione, ma non ci sarà nessun summit. «E’ più saggio prendere tempo — ha detto il n.1 dell’Uefa — per valutare la situazione in modo da assumere una posizione comune». Ma l’ex campione della Juve tenta il contropiede: la sua proposta è quella di avere una Nazionale europea in più (ora sono 13) ai Mondiali, non una in meno come avrebbe voluto Blatter.
L’Europa, anche se non ancora tutta, è pronta ad appoggiare Platini. «E’ il nostro candidato, se si candida», garantisce Carlo Tavecchio. Se Platini decidesse il grande passo, il principe di Giordania, 39 anni, perderebbe l’appoggio dell’Europa, dopo non essere riuscito a convincere la “sua” Asia. La sua intenzione di riprovarci perderebbe dunque di forza. Dipende tutto, insomma, da Platini che dovrà comunque cercare i voti fuori dall’Europa, magari nell’Africa che conta su 54 Federazioni.
Ma se Michel si muove con la dovuta cautela, qualcun altro si è già fatto avanti (e questo non è un buon segno). Zico, ad esempio. L’ex campione del Brasile e dell’Udinese, oltre che ex ministro dello sport del suo Paese, ha garantito su Facebook: «Io candidato? Perché no? La mia vita è sempre stata legata al calcio». Il Brasile ha appoggiato apertamente Blatter, quel Blatter che potrebbe ancora avere un suo peso nella volata elettorale (a meno che l’Fbi se lo porti via.). Anche per questo l’Uefa preme perché Blatter lasci subito il suo posto.
Luis Figo, portoghese, ha assicurato che stavolta potrebbe scendere in campo mentre dalla Sud Corea arriva la candidatura di Chung Moon-Joon, 63 anni, ex vicepresidente della Fifa, ai vertici del colosso Hyundai. Maduro, presidente del Venezuela, propone Maradona.
C’è chi suggerisce anche il nome dell’italo-svizzero Domenico Scala, 50 anni, presidente del Comitato di controllo della Fifa, l’uomo che dovrà traghettare il calcio mondiale a nuove elezioni. Ma non è un politico: quali consensi può avere? Ben altra consistenza ha lo sceicco Ahmad Al Fahad Al Sabah, membro esecutivo Fifa ma soprattutto presidente dei comitati olimpici mondiali.
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