DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”
Nel tempio magico di Wembley, dove ha vinto l'Europeo ed è stato eletto miglior giocatore del torneo, Donnarumma ci tornerà mercoledì per sfidare Messi. E lo farà con un peso sul cuore. La stagione della consacrazione, si è rivelata un incubo. L'annus horribilis di Gigio è cominciato a Parigi nel momento in cui Pochettino lo ha messo in ballottaggio con Navas, è proseguito a Milano con i fischi rabbiosi dei milanisti contro la Spagna ed è esploso a marzo quando, in quindici giorni, ha perso la Champions e la qualificazione al Mondiale.
gianluigi donnarumma al funerale di raiola
«Un mese durissimo», in cui ha dovuto fare i conti anche con la morte di Raiola, un secondo padre più che un manager. «Ma non mollo. Sono qui per rialzarmi insieme alla Nazionale. Il calcio ha delle regole e bisogna accettarle».
Sabato sera, nella grigliata di gruppo durante la finale di Champions, il suo cuore ha inevitabilmente sussultato, soprattutto quando Benzema ha sollevato nello Stade de France la vecchia Coppa dei Campioni: «Mi ha fatto un certo effetto perché al suo posto potevamo esserci noi».
Il portiere parla poco e malvolentieri. Stavolta non si tira indietro a cominciare dal famigerato contatto con quel volpone di Karim che ha ribaltato la notte del Bernabeu. «Era fallo, era fallo», lo dice due volte, ancora deluso. Però l'analisi è onesta: «Perché eravamo ancora in vantaggio e potevamo gestire meglio la partita. E invece in 20 minuti abbiamo gettato via tutto».
ERRORE DI DONNARUMMA CONTRO IL REAL MADRID
Le critiche, anche le offese, non sono mancate. A Parigi non sono state rose e fiori. «L'alternanza non aiuta un portiere. Però l'anno al Psg mi ha aiutato a crescere. Ho le spalle larghe e ogni giorno mi concentro sul lavoro per diventare un portiere migliore di quello che sono». Se a giugno Gigio era il più forte, ora quel ruolo spetta a Courtois: «È il più bravo, le sue parate hanno tenuto in piedi il Real Madrid».
La sfida però è appena cominciata. Donnarumma ripartirà dal Psg, sperando che il ballottaggio con Navas sia finito. Intanto fa i complimenti al Milan e racconta che, neppure per un momento, ha avuto il rimpianto di aver cambiato strada: «Ho scritto a Pioli e a tutti i miei ex compagni, sono felice per loro. Ma non sono pentito. Lo scudetto l'ho vinto anche io a Parigi...».
Il prossimo, ne è convinto, sarà l'anno del riscatto e confida che San Siro, dopo i fischi della scorsa stagione, lo accolga diversamente il 23 settembre contro l'Inghilterra. Intanto spera che il futuro cominci subito, in Nazionale, nel tempio che gli ha regalato la gioia più grande: «Tornare a Wembley è un'emozione. Uscire dal Mondiale è stata una bastonata terribile. Ora dobbiamo ripartire con i giovani e con quelli più esperti. Mi dispiace per quelli come Chiellini che non potranno giocare un altro Mondiale. Contro l'Argentina vogliamo vincere per lui».
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