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Guido De Carolis per il Corriere della Sera
C' è chi sceglie di andare e chi di tornare. Wayne Rooney, il più grande calciatore inglese degli ultimi vent' anni (lo dicono i numeri), chiuderà la sua carriera all' Everton, dove aveva cominciato a soli 9 anni. In un calcio dove le bandiere sono state ammainate e l' unica fissazione è guadagnare il più possibile, «Roo» va controcorrente.
Fisicamente integro, a 31 anni avrebbe potuto scegliere qualunque squadra in Europa e soprattutto terminare la carriera in Cina, mettendosi in tasca un contratto faraonico e lasciandosi alle spalle le tensioni del campionato più bello del mondo: la Premier League. Aveva ancora due anni di contratto a 8,5 milioni a stagione con il Manchester United, ma pur di tornare all' Everton si è ridotto l' ingaggio della metà.
Con i Diavoli Rossi, che lo prelevarono proprio dall' Everton nel 2004 e gli hanno pagato una buonuscita, il matrimonio è durato 13 anni. Con l' arrivo di José Mourinho aveva però perso il posto da titolare, pur essendo il miglior marcatore della storia del club con 251 gol. L' ex capitano dell' Inghilterra ha scelto di tornare nella squadra per cui ha sempre tifato. «Ho passato 13 anni al Manchester, ma ho sempre dormito con il pigiama dell' Everton», ha confessato. E non poteva essere altrimenti per uno cresciuto a Croxteth, nei sobborghi di Liverpool, con i due fratelli e i genitori: tutti tifosi dell' Everton.
A 9 anni entrò nelle «Toffees» e ai tecnici delle giovanili bastò uno sguardo per definirlo predestinato. E lui lo confermò con un esordio precoce nel 2002 contro il Tottenham e quando, neanche 17enne, segnò uno strepitoso gol da 25 metri all' ultimo minuto contro l' Arsenal di Arsene Wenger che profetico commentò: «È il più grande talento inglese che abbia mai visto».
Rooney a 17 anni aveva già esordito con l' Inghilterra di Eriksson e nel tempo ha superato anche il mito di Bobby Charlton, divenendo il capocannoniere assoluto della Nazionale con 53 reti. Un record macinato in fretta mentre vinceva 5 campionati inglesi e tutte le coppe possibili: dalla Champions alla Coppa d' Inghilterra, fino all' ultima Europa League conquistata a maggio. Un' apparizione fugace per Rooney, lasciato in panchina da Mou che gli ha concesso la passerella d' addio nei minuti finali e che dall' Everton, per sostituirlo, ha comprato Lukaku spendendo 85 milioni.
«Non vedevo l' ora di tornare a casa», allo stadio di Goodison Park. A 10 minuti da Croxteth, lì dove possono rivivere i sogni di bambino e da dove la Cina non si vede.
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