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Giulia Zonca per la Stampa
Sdraiato sul campo Ronaldo si rifiuta di uscire e non riesce a capire, l' esordio di Champions in bianconero è una crisi isterica davanti a un rosso che ferma la sua partita al minuto 29. E blocca la Champions davanti a un inedito: Ronaldo espulso, non era mai successo in 154 partite.
Quando accade CR7 resta a terra con le mani sulla faccia, come se lo avessero colpito e in effetti quel rosso diretto, deciso, gli arriva addosso come una frustata. Lui non sa come reagire e non se ne vuole andare, piange lacrime di frustrazione e ripete «nada», «nada», «nada».
Niente. Lo dice all' arbitro, al tecnico del Valencia che prova a consolarlo, a Nedved che lo accompagna nel tunnel però Ronaldo resta lì, appeso, incredulo, stravolto. Non stava così dalla finale degli Europei vinta dal Portogallo senza di lui, dall' infortunio che lo ha costretto ad abbandonare la partita che voleva firmare. Anche allora, a Parigi, non poteva farsi una ragione del fallo che lo aveva azzoppato però in quel caso era la vittima.
Qui, in teoria, sarebbe il cattivo, solo che non si sa perché. Il cartellino lo disorienta, gli fa perdere l' equilibrio.
Barcolla, si piega, gli tremano le tempie, poi le labbra.
Cede. E lo stadio resta muto.
Potrebbe saltare lo United Quando lui esce davvero parte il brusio, il pubblico si sintonizza sui replay dei telefonini. Gli spagnoli hanno fischiato Ronaldo quando è sceso dal pullman, quando lo hanno inquadrato durante il riscaldamento, proprio mentre si stava pettinando, quando ha toccato il primo pallone e quando lo hanno punito. Ma mentre è a terra tacciono e poi, in sua assenza, non capiscono che cosa sia successo. Non lo sa nessuno e dopo plurime inquadrature inutili, sbuca l' immagine che evidentemente ha convinto il giudice di porta a essere così risoluto.
Lui ha spiegato all' arbitro che Ronaldo ha tirato i capelli a Murillo, solo che il gesto di stizza resta nell' aria, come un' intenzione abortita e la mano di Ronaldo si posa sulla testa del difensore senza fare danni, già placata, giusto mentre il giocatore del Valencia sposta il collo indietro per accentuare il movimento. Non somiglia a un rosso, giallo per il cattivo pensiero? Per l' attimo di esasperazione rimasto a mezz' aria? Invece è rosso, una condanna che secondo il regolamento prevede due giornate di squalifica. Trasferta a Manchester compresa. Il ritorno in Spagna è stato un incubo e quello in Inghilterra rischia di saltare.
Ronaldo non è un giocatore violento: plateale nel fastidio delle sue giornate storte, sì, ma raramente cattivo. In carriera ha rimediato solo 11 espulsioni, 4 in Premier, 4 in Liga, spiccioli in altre competizioni. È troppo concentrato su stesso per dare così tanto peso a un avversario, per liti vere, per reazioni scomposte. Pure stavolta ci ripensa prima di agire sul serio, solo che lui è Ronaldo: basta l' idea per indurre l' arbitro in tentazione. Il sospetto di non dare la giusta punizione al giocatore che detiene ogni record della Champions spinge all' errore. Servirebbe un aiuto, un minuto di riflessione, magari una seconda visione.
Ci sarebbe la Var ma non esiste ancora nel torneo più importante d' Europa. Non fino a qui almeno.
2. NEDVED
Un'espulsione che ha fatto e continuerà a far discutere. il cartellino rosso mostrato ieri sera dall'arbitro Felix Brych a Cristiano Ronaldo non ha impedito alla Juventus di vincere contro il Valencia nell'esordio in Champions League, ma ha mandato su tutte le furie la società bianconera, che dagli spalti del Mestalla non ha apprezzato, per usare un eufemismo, le decisioni della squadra arbitrale tedesca.
NEDVED CONTRO BRYCH - In particolare, Pavel Nedved è stato tra i più agitati. Il vicepresidente bianconero, sceso negli spogliatoi per rincuorare un CR7 uscito in lacrime, all'intervallo avrebbe manifestato tutta la sua rabbia. Secondo Marca, infatti, l'ex centrocampista ceco, insieme ad altri due dirigenti, si sarebbe rivolto direttamente a Brych nel tunnel che porta agli spogliatoi, chiedendo spiegazioni sulla decisione, alzando la voce e facendo capire al fischietto tedesco che aveva sbagliato. Richieste rimaste senza risposta, visto che l'arbitro e i suoi assistenti si sono diretti verso il loro stanzino, senza rispondere alle proteste juventine.
MEME ESPULSIONE RONALDO 1pavel nedvedcristiano ronaldoMEME ESPULSIONE RONALDO
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