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Da fanpage.it
Se la pubblicità è l'anima del commercio, sicuramente Salt Bae ne ha avuta a tonnellate da quando domenica scorsa è comparso in maniera sorprendente sul terreno di gioco del Lusail Iconic Stadium, violando ogni protocollo e regola della FIFA – ma anche facendosi beffe dell'organizzazione qatariota – per posare al fianco dei giocatori argentini freschi campioni del mondo e toccare lui stesso la coppa. Anzi, di più: sollevarla al cielo.
Lo ‘show' del 39enne macellaio e ristoratore turco, che sull'arte dell'apparire ha costruito una carriera dal nulla, ha rubato parte della scena ai legittimi protagonisti della finale dei Mondiali tra Argentina e Francia, sollevando un'ondata di indignazione. Che ci faceva lì e come è possibile che nessuno lo abbia accompagnato fuori dopo i primi selfie e il suo ingombrante debordare? Il sospetto che il presidente della FIFA Gianni Infantino abbia chiuso entrambi gli occhi sull'irruzione di Salt Bae diventa una quasi certezza, considerando che i due sono molto amici da qualche anno.
Salt Bae padrone della scena al termine della finale dei Mondiali tra Argentina e Francia
"È il numero 1, la carne qui è incredibile. Il cibo è come il calcio, è sentimenti, emozione, amore. Tutti gli ingredienti li possiamo trovare qui grazie a quest’uomo", diceva Infantino in un video – pubblicato sul profilo Instagram di Salt Bae – che qualche tempo fa li ritraeva assieme nel suo ristorante di Dubai. Tuttavia, anche ipotizzando che l'imprenditore turco avesse avuto un accredito speciale per imbucarsi sul campo, da qua e mettere in scena quel prolungato teatrino ce ne sarebbe dovuto passare, anche perché il regolamento pubblicato sul sito ufficiale della FIFA stabilisce che "il trofeo originale della Coppa del Mondo può essere toccato e tenuto solo da un gruppo molto selezionato di persone, che include ex vincitori della Coppa del Mondo FIFA e capi di stato".
Il fatto è che c'è momento e momento per fare le cose, come ha sintetizzato Giuseppe Rossi in un suo pungente tweet: "Salt Bae può baciarmi il culo, ma chi ca**o sei? I tuoi 2 minuti di fama sono finiti. Il prossimo".
L'opinione di Pepito è peraltro largamente condivisa negli Stati Uniti, visto che qualche ora fa Salt Bae ha ricevuto in faccia un'umiliazione in forma ufficiale, venendo escluso dalla finale di una competizione calcistica che avrà luogo l'anno prossimo: "Salt Bae è bannato dalla finale della US Open Cup del 2023", si legge sul profilo ufficiale del torneo, il secondo per importanza negli States (è la coppa nazionale ad eliminazione diretta) dopo la Major League.
Considerando che la finale in questione si giocherà tra parecchi mesi – il 27 settembre dell'anno prossimo – e che non ci fosse alcuna urgenza di comunicare al mondo una notizia di questo tipo, si capisce bene come il post sia nella sostanza uno schiaffo assestato pubblicamente al macellaio turco per fargli capire che la sua mancanza di stile non è apprezzata, a dispetto dei suoi ristoranti che attraggono i VIP a New York, Miami, Boston, Los Angeles, Dallas e Las Vegas, per citare solo quelli americani.
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