DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
PAOLO TOMASELLI per il Corriere della Sera
Uno scudetto ancora con il condizionale? Maurizio Sarri sfida la Lazio, con l'Inter che può tornare a 8 punti, e usa il tempo verbale dell'incertezza per ben due volte: «La squadra è abituata a lottare per questi traguardi e dovrebbe dare ampie garanzie» è la prima. «Mentalmente i giocatori dovrebbero essere assolutamente pronti ad affrontare questi periodi con la giusta serenità», la seconda.
Per l'allenatore in questo momento il condizionale è comunque d'obbligo, dopo che la Juventus è andata in vantaggio 2-0 con Milan e Sassuolo, prendendo poi 4 gol a San Siro e 3 (con pareggio finale) in Emilia. In mezzo poi c'è il 2-2 strappato a fatica all'Atalanta. Sempre con la sensazione che i famigerati blackout siano un problema di elettricità, molto meno casuale di quel che possa sembrare.
Nonostante il vantaggio, è legittimo chiedersi se Sarri abbia paura di restare ancora al buio e di perdere lo scudetto e la Juve: «Avete mai chiesto a un pilota di F1 se ha paura della velocità? Sono rischi connessi al mestiere e li vivo in maniera normale, sapendo che se vinci va tutto bene, mentre se perdi va tutto male. Io ho un contratto e lo voglio onorare a tutti i costi: il futuro è oggi, non tra dodici mesi, dobbiamo pensare alla singola partita, tutto il resto è una conseguenza».
E dato che è una conseguenza, non passa inosservato né il fatto che Sarri non risponda a domande su eventuali rassicurazioni ottenute dalla società. Né che sottolinei, facendo un raffronto con la sua esperienza a Napoli «bisogna vedere se riuscirò a lavorare qui tre anni».
Vincere lo scudetto con il freno a mano non sarebbe un grande investimento sul futuro. Ma se il calcio è strano, lo scenario post Covid è ancora più imprevedibile. E sottolinearlo, come fa spesso l'allenatore bianconero, va al di là delle lamentele di routine. «Questa situazione è un'anomalia mai vissuta in 110 anni di calcio e c'è chi la accusa più di altri».
Per informazioni basta chiedere a Simone Inzaghi e alla sua Lazio, dato che la squadra che più di tutte ha messo in difficoltà la Juve tra la gara di andata e la Supercoppa in Arabia (doppio 3-1) è sparita, scivolando da 1 punto a 8 di distacco dai bianconeri: «Speravo di essere più vicino» riflette sconsolato il tecnico laziale, che senza Correa e Luis Alberto (oltre a Radu, Lulic, Marusic e Jony), stavolta faticherà parecchio a scavare in profondità nelle zone più tenere del centrocampo juventino. Sarri ha soprattutto il dubbio Bentancur, non al meglio, oltre a quello dell'esterno d'attacco a destra tra Cuadrado e Douglas Costa, con il primo che sembra favorito, perché questa Juve deve «ritrovare solidità con continuità».
A dicembre in Supercoppa contro la Lazio era andata in scena la penultima esibizione dal primo minuto del «tridente da bar», Dybala-Higuain-Ronaldo: con loro in campo, la Juve era ancora sull'1-1, ma Sarri dopo il 2-1 di Napoli a fine gennaio non ha più riproposto il trio dall'inizio. Adesso che gli equilibri sono ancora più delicati è dura vederlo persino per qualche spezzone a partita in corso. Ma per scacciare la paura e griffare lo scudetto, non guasterebbe un po' di coraggio in più, specialmente contro un avversario che sembra alle corde. Prima però bisogna lasciarsi definitivamente alle spalle qualsiasi condizionale.
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
FLASH! – MARIA ROSARIA BOCCIA CONTRO TUTTI: L’EX AMANTE DI GENNY-DELON QUERELA SANGIULIANO (GIÀ…
DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA…