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Mario Sconcerti per il Corriere della Sera
Non amo Mourinho ma a Torino ha vinto lui. Lo trovo un grande uomo di calcio, non un grande sportivo, la sua logica è a volte poco gradevole. In tempo di social è inutile mentire, la penso così. Però sono stato un po' dalla sua parte quando ieri notte ha irriso lo Stadium. Ci sta, è nel gioco delle parti, bisogna accettarlo. Non aveva pensato di vincere nei primi 60 minuti di partita.
Ha creduto di perdere dopo il gol di Ronaldo, ha improvvisamente vinto alla fine. Aveva diritto al suo sfogo, sia pure contestato e tutto sommato anche un po' vecchio. È stata una partita nel complesso accademica, a volte bella ma non vera, di agonismo stanco. Poi il Manchester ha capito che stava uscendo dalla Champions e qualcosa di più vero ha fatto. È stata in fondo una partita un po' tradita, non all' altezza agonistica prevista. Lo United è un' ottima squadra avara, solo Sanchez in attacco, che non è una prima punta, poi tutti finti giocolieri.
La Juve ha assecondato l' andamento fino a trovare uno spettacoloso gol di Ronaldo, qualcosa da spiaggia, poco immaginabile: lancio da metà campo e colpo di collo al volo, l' abc di un calcio quasi solo da pensare. Ronaldo è così entrato nella differenza della Juve da far credere a volte che condizioni i compagni con il suo velluto. Tutta la squadra cerca un po' la stessa stoffa. Forse è solo maturità spinta, l' evoluzione definitiva di una grande squadra. O forse è un po' d' invidia collettiva.
Avere Ronaldo è anche una responsabilità per gli altri, che alla fine è un po' mancata. La Juve è tornata normale, discretamente vaga. E ha preso due gol su calci piazzati. Non è un gran peccato, serve anzi davvero a poco. Ma è uno stop, un gradino sbagliato, la prima diversità in una stagione fin qui solo abbondante. La mia impressione è sempre quella di una Champions aperta, anche al Napoli, anche all' Inter, forse alla stessa Roma che passa a Mosca. Il che non significa che vincano tutte, ma che molte possono vincerla.
Questo in fondo la Juve ha dimostrato ieri notte.
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