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Mario Sconcerti per il Corriere della Sera
Per quelli che dicono che il campionato è già finito sarà sufficiente che la Juve non giochi il prossimo turno (come sarà) per dire che le avversarie hanno ridotto le distanze e tutto ricomincia. La Juve è la più completa e ha avuto forse più infortuni degli altri. Si parla molto di mentalità, ma quella viene vincendo, non si nasce intelligenti nel calcio, lo si diventa con i risultati.
Qualcun altro può trovare per strada questa traccia di personalità. Al momento ci sono alcune certezze: la prima è che la Juve ha una struttura di squadra lontana da chiunque. È in testa senza che Dybala abbia davvero cominciato, senza che Pjaca sia sceso in campo, con Marchisio che ha ripreso da pochi giorni, con Pjanic che ha vagato tra gli schemi, Bonucci e Barzagli fuori e Mandzukic che lotta per non uscire.
Seconda cosa, il Napoli gioca meglio della Juve ma solo quando gioca benissimo. Le altre volte fatica, infatti ha perso molto. Il Napoli è quella che più ha i sintomi dell' avversario vero, ma ha 8 punti di ritardo. Sono tre partite reali di vantaggio su 21, tanto. Il Napoli però cresce, risolve i suoi problemi, aggiunge giocatori. È una grande squadra maniacale contro una Juve che va via di complesso e individualità. Può giocare male e vincere, è successo tante volte. Questo non è un difetto, anzi. Nessuno gioca davvero bene oggi in Europa. Non si gioca meglio, si gioca in modi diversi.
Nel suo genere la Juve è unica anche nel continente. Terza cosa, l'involuzione della Roma. Invece di crescere è rimasta chiusa nella sua parabola. Pjanic le manca perché Nainggolan non lo sostituisce, lo integrava. E De Rossi con Strootman fanno un lascito pesante alla velocità del gioco. Con le grosse squadre manca palleggio, invenzione e precisione nel passaggio finale. La Roma può battere tutti ma va in difficoltà con troppi.
Per un gioco inevitabile del Caso, sarebbe da scudetto con il Totti di qualche anno fa. È esattamente il giocatore che le manca, ma è tardi per tutti. Non sono da scudetto Milan e Inter. Il Milan è già un'eccezione ma non credo entrerà in zona Champions. L'Inter ha fatto così male che può solo migliorare.
Pioli ha fatto una scelta, recuperare Joao Mario. Lo mette dove può decidere, dove può divertirsi di più e danneggiare meno la squadra: alle spalle degli attaccanti. Così però danneggia Brozovic. L'Inter è fatta per il 4-3-3, il quarto non deve partire accanto agli attaccanti, ma da dietro. Brozovic è l'unico. Però Pioli farà punti anche giocando male. Perché l'Inter è una specie di Juve malridotta: non ha gioco, ma ha giocatori.
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