DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
Massimo Mauro per la Repubblica - Estratti
La prima cosa che ho pensato vedendo Inter-Juventus è che due allenatori hanno tentato di vincere la partita, o meglio, tutti i giocatori impiegati hanno sperato di fare un gol in più dell’avversario. Sbagliando, facendo errori, andando fuori posizione.
Bastoni e De Vrij ad esempio hanno commesso errori di posizione che onestamente non avrei mai pensato di vedere. E il fatto che l’Inter abbia preso tutti i gol a difesa schierata deve far riflettere sulla enorme distanza che c’è tra il reparto difensivo e gli altri, che invece funzionano a dovere. Comunque è venuto fuori un 4-4 e una partita godibile, perché c’è stato lo spazio per esprimere le proprie qualità.
L’Inter con più occasioni, la Juve con giocatori capace di fare quello che serve: dribbling e movimento senza palla. E questo per il calcio è una cosa bella a prescindere dagli errori che non ti aspetti, tipo quelli due difensori della Juve sui due rigori dati all’Inter. Incredibile come i difensori non abbiano capito che in area non devono più entrare, perché possono prendere in pieno la gamba dell’avversario come ha fatto Kalulu o l’alluce di striscio come nel caso di Danilo.
Se fossi in Vlahovic chiederei la cessione
Nel complesso ne è uscita una partita di un calcio che può essere venduto in televisione: uno 0-0 può piacere agli snob, ma un 4-4 con sani errori annessi piace alla massa. Nell’analisi dei singoli, mi soffermerei su alcuni aspetti della Juve. Conceiçao è la vera novità, meravigliosa, della Juve. Un giocatore in questo momento imprescindibile. E poi Yildiz, deresponsabilizzato dalla panchina: il turco ha fatto cose semplici, condotto palla velocemente e tirato in porta.
Gli è andata bene, e la Juve ha meritato il pareggio. Poi c’è il nodo Vlahovic. Premetto che Thiago Motta mi piace tantissimo, rischia, manda in campo i giocatori a seconda di come si allenano, si vede che continua a decidere non in base a scudetti vinti o ingaggio, e il messaggio alla squadra è bellissimo. Ma se fossi Vlahovic…
Ho giocato bene e a un quarto d’ora dalla fine, sotto di due reti, mi metti fuori proprio nel momento in cui la considerazione verso di me dovrebbe essere massima. Mi cade il mondo addosso. E’ avvilente, se fossi in lui chiederei di essere ceduto perché penso che il mio futuro può diventare un dramma.
ll Napoli lotterà per lo scudetto fino all’ultimo
Il Napoli ha fatto una partita classica da grande squadra. Ha rischiato poco, ha sofferto, ha fatto il gol che gli serviva. Gli azzurri in testa fanno benissimo al calcio italiano e penso che la struttura della squadra sia tale che è chiaro che lotterà fino alla fine per lo scudetto.
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