DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”
Era normale che il Milan avesse molte difficoltà col Verona, una delle squadre che con niente gioca meglio in Italia. È un piccolo Lille, a conferma che nel momento il Milan dipende molto dall' avversario. La partita è cambiata quando è cambiata la marcatura su Ibrahimovic, da quel momento ancora più dominatore in mezzo all' area. Segna, sbaglia rigori, batte o riprende da solo gli avversari, è il giocatore più determinante del campionato insieme a Ronaldo. Credo che il livello italiano li aiuti molto, ma questo è solo un effetto collaterale.
Le notizie della giornata sono comunque tre. La prima è poco più che statistica, sono tornati in gruppo gli zero a zero, tre oggi, ce n' erano stati 8 nelle ultime 180 partite. Le altre due appartengono a Napoli e Roma, con il Milan le squadre che meglio giocano a calcio. Dobbiamo abituarci a questo luccicare di squadre in alternanza. Le prime sette-otto si equivalgono, tolta la differenza di Ronaldo e Ibrahimovic, quindi a turno vengono e verranno fuori. Ognuna si fa preferire per qualcosa. La Roma ha grossa qualità generale e una facilità eccentrica di andare in rete.
Il Napoli sta perdendo Mertens e trovando Osimhen, è forse la squadra più completa in campo, la più strutturata. Pirlo ha perso due punti con Lazio ma ha tenuto a lungo meglio il campo con Kulusevski in appoggio a Rabiot e Bentancur, cioè un centrocampo a tre. Cuadrado è oggi il giocatore tatticamente dominante, il che è quasi un limite trattandosi di una vecchia ala anarchica messasi al passo nella squadra ricca.
Con 17 punti un anno fa si era secondi staccati di quattro e due anni fa addirittura terzi. Ma non bisogna lamentarsi dei campionati equilibrati. L' Italia nel calcio è ormai un' isola, non va paragonata a nessuno. Siamo stati per nove anni dominati dalla Juve che fuori da noi non ha vinto niente. Meglio divertirci fra i nostri limiti, senza padroni. Il nuovo equilibrio è una conquista per tutti. È un buon messaggio anche per l' Inter che perde punti ma è aspettata.
Non cresce, ha sempre gli stessi difetti, ma resta nel gruppo. Più storica la partita di Gasperini, anche lui con la tavola un po' sparecchiata: cambia gioco a mezzora dalla fine, mette la difesa a quattro e Gomez dietro a tre attaccanti di ruolo. Riesce a stupire l' Inter e a pareggiare. Anche lui è nel gruppo, siamo ancora tutti assolti su questa sassosa strada verso il paradiso.
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