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“SILVIO BERLUSCONI MI PREGÒ DI NON FAR DIMETTERE ZOFF” – GIANNI LETTA, DURANTE IL PREMIO DE SANCTIS, RIVELA UN RETROSCENA SULLE DIMISSIONI DEL MITOLOGICO DINO DA CT DELLA NAZIONALE DI CALCIO DOPO LA FINALE PERSA DEGLI EUROPEI DI CALCIO DEL 2000 E LE CRITICHE DEL CAV (“SCELTE INDEGNE”) – “BERLUSCONI MI INCARICÒ DI ANDARE DA ZOFF PREGANDOLO DI NON DIMETTERSI E DI DIRGLI CHE LO STIMAVA, MA LUI FU IRREMOVIBILE, DIFENDEVA LA SUA DIGNITÀ” – L’EX CT: “PAROLE BELLE MA SONO COSTATE... È IL PASSATO ORMAI" – VIDEO

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(ANSA) - A 25 anni di distanza emerge un retroscena sulle dimissioni di Dino Zoff da ct della nazionale di calcio dopo gli Europei di calcio del 2000. "Da Zoff sono arrivate scelte indegne", fu il commento dell'allora Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

gianni letta berlusconi

 

Parole che portarono l'ex commissario tecnico a lasciare l'incarico. Sull'accaduto torna oggi Gianni Letta, ex segretario del Consiglio dei ministri durante il Premio De Sanctis con il quale è stato insignito Zoff.

 

    "Per Zoff questo premio è anche un risarcimento per quanto accaduto ormai 25 anni fa - comincia Letta -. Dopo la finale degli Europei persa con la Francia, Berlusconi lo criticò pubblicamente. E lui, per dignità, si dimise. Immediatamente Berlusconi mi incaricò di andare da Zoff pregandolo di non dimettersi, di dirgli che lo stimava, ma lui fu irremovibile, difendeva la sua dignità.

 

Lì ho capito davvero il valore aggiunto di Dino Zoff, anche per questo mi fa piacere dare questo premio, anche a nome di Silvio Berlusconi, per il rispetto e l'ammirazione che aveva verso questo grande uomo".

 

Poco dopo la replica di Zoff: "Parole belle ma sono costate... La sostanza è quella. Le ferite si sanano, ma sono brutte quando sono ancora aperte. Ma è il passato ormai".

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