calcio soldi

IL CALCIO ITALIANO RISCHIA IL DEFAULT E NON SOLO IN SERIE A – LE SOCIETÀ SPORTIVE DILETTANTISTICHE SONO VICINE AL CRAC: MESSE A DURA PROVA DALLA PANDEMIA, ORA SONO IN GINOCCHIO PER I RINCARI DI LUCE E GAS - IL PROBLEMA MAGGIORE È L'ILLUMINAZIONE DEI CAMPI E IL RISCALDAMENTO DEGLI SPOGLIATOI, (SENZA CONTARE UFFICI E MAGAZZINI), CON LE BOLLETTE QUASI QUADRUPLICATE - L’ATTIVITÀ DI MIGLIAIA DI GIOVANI E' A RISCHIO...

Paolo Accossato per “la Stampa”

 

DILETTANTI

Non bastava il Covid e l'ormai annoso dilemma del rifacimento dei terreni in sintetico, da tempo problema irrisolto di molte società calcistiche di Torino e della cintura. Il nuovo allarme in grado di mettere in ginocchio tanti sodalizi è il rincaro dei prezzi. Quello dell'energia si sta già facendo sentire, quello del gas è prossimo a dare una spallata robusta a tanti club che si vedranno recapitare bollette sempre più onerose, con utenze nella maggior parte dei casi completamente a carico dei presidenti. 

 

bollette

Già durante la pandemia le società sono state messe a dura prova, ora questo caro bollette rischia di mettere a repentaglio l'attività di migliaia di giovani. 

 

ISCRIZIONI E RIMBORSI SPESE 

Pochissime società hanno scelto di aumentare il costo dell'iscrizione perché i tornei sono già iniziati.

 

«E poi sappiamo bene che il problema è anche delle famiglie - spiega Angelo Frau del Cit Turin Già da aprile abbiamo dovuto pagare bollette salatissime da 8.000 euro: dopo il Covid la richiesta di giocare è ancora aumentata e abbiamo fatto di tutto per soddisfare la fame di calcio, come regalare palloni o fare sconti a padri e madri in difficoltà, ma tutto sta diventando molto difficile». Anche i tagli dei rimborsi spese delle prime squadre non appaiono la soluzione perché molti club li hanno diminuiti dopo il Covid puntando sulla linea giovane.

 

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BOLLETTE QUADRUPLICATE 

Le previsioni dei rincari di luce e gas prevedono un aumento ipotizzato nell'ordine di quattro volte rispetto a quello del passato. «Questi rialzi - aggiunge il presidente del Lascaris, Vincenzo Gaeta - hanno preso tutti in contropiede. Quest' anno ad impianto chiuso in estate abbiamo ricevuto una bolletta di 1.500 euro a fronte dei 430 dello stesso periodo di dodici mesi prima. In inverno di solito l'esborso delle utenze si aggira attorno ai 6.000 euro tra luce e gas: se il trend aumenterà nei periodi freddi diventa veramente difficile pensare di potere pagare».

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ILLUMINAZIONE E SPOGLIATOI

 Il problema maggiore per le società è l'illuminazione dei campi dove i ragazzi si allenano e il riscaldamento di spogliatoi con annessa l'acqua calda delle docce, sfruttate dalle tante squadre di bambini quasi in continuazione.

 

Senza contare che ci sono anche gli uffici e i magazzini. Un impianto è una piccola città che gira infatti a pieno regime dal primo pomeriggio fino a sera. Con l'inverno, poi, il buio arriva prima e il freddo diventa più pungente: «Tra poco più di un mese - racconta Luigi Riccetti del Cenisia - dovrò accendere le luci alle 17 con al minimo 12 fari da 2.000 watt. 

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Abbiamo già investito 18 mila euro per eliminare i bollitori e per una caldaia a consumo istantaneo, ma sono certo che non basterà. Purtroppo non siamo al Sud dove ci si allena con un clima più mite anche nel pomeriggio: qui il rischio è di avere spese pesanti fino a primavera inoltrata».

 

SOLUZIONI IN CASA 

Così si cercano altri modi per risparmiare andando ad intervenire sulla struttura e sul buon senso degli utenti: «Al Borgaro - dice patron Piergiorgio Perona - abbiamo sensori negli spogliatoi per spegnere le luci. In più abbiamo fatto un investimento nel fotovoltaico che dovrebbe partire in questa stagione». 

luci spente negli stadi italiani

 

E Luca Atzori, presidente del Chisola dice: «Per adesso resistiamo ma non nascondo la possibilità a fronte di utenze fuori budget di convocare in autunno genitori e mister. Se l'impianto non è gestibile al 100% dovremo tornare a quello che accadeva durante il Covid: chiusura degli spogliatoi e docce da fare a casa con allenamenti da tre a due alla settimana. Oltre al sacrificio per gli allenatori con una riduzione dei rimborsi anche perché il problema è di tutti, non solo nostro». 

 

luci spente negli stadi italiani

Frau aggiunge: «Noi pensiamo di mettere dei boiler che si accendono al bisogno e si spengono dopo l'uso. Faremo anche una autorateizzazione delle bollette se diventeranno insostenibili, sperando che non ci taglino le utenze. Certo il Comune non aiuta: occorre una riunione seria ed urgente per cercare di far fronte comune a queste stangate».