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Grazie Sportiello!! #RealMadridAtalanta pic.twitter.com/G5gQlNZYIY
— Echedey Saavedra ?? (@echesr16) March 16, 2021
Marco Guidi per gazzetta.it
REAL MADRID ATALANTA sportiello
Si chiama Champions League, si legge qualità. Troppa quella del Real Madrid, per cui la coppa è una gustosa abitudine, se confrontata con la cifra di talento della pur volenterosa Atalanta. Così, se all'andata c'era il rimpianto per l'espulsione di Freuler e una partita condizionata da un episodio arrivato troppo presto (17'), i 90' di Valdebebas promuovono i blancos senza appello. Il 3-1 finale è la fotografia di una gara che solo in avvio gli uomini di Gasperini sembrano poter giocare almeno alla pari. Pura illusione. Perché il Real stasera ha tutto più della Dea.
Classe, esperienza, persino brillantezza fisica (e questo sorprende un po', se pensiamo che l'Atalanta in Italia trita gli avversari sul ritmo). E se domani la Lazio non fa il miracolo, quasi impossibile, con il Bayern, la Serie A abbandona l'Europa che conta: ai quarti di finale non ci saranno italiane. E per l'undicesimo anno consecutivo, non sarà un nostro club ad alzare la coppa dalle grandi orecchie. Uno scenario sconfortante per il nostro calcio.
Rispetto alla partita d'andata, Zidane recupera Sergio Ramos, Valverde e Benzema, tutti titolari, più Marcelo e Rodrygo per la panchina. Squalificato Casemiro, Zizou ridisegna il suo Real con la difesa a tre vista già sabato in Liga con l'Elche. Gian Piero Gasperini conferma Sportiello tra i pali, preferito per la quarta gara di fila a Gollini, e davanti schiera Malinovskyi e Pasalic ai lati di Muriel. Pessina arretra a centrocampo, dove manca Freuler, espulso a Bergamo.
Da subito il Real rende chiaro il suo piano di gioco. Tanto possesso, con continui interscambi nelle posizioni tra centrocampisti e punte, per sfruttare il disallineamento nel pressing nerazzurro. In pratica, la stessa tattica usata con successo al Gewiss Stadium fino a quando la gara è stata undici contro undici. Stavolta, però, l'Atalanta in avvio ha più ritmo e organizzazione. E già al 3' si fa vedere dalle parte di Courtois: cross di Muriel, tocco al volo di Gosens, ma tra le braccia del portiere. Il problema della Dea è però la qualità delle giocate individuali, con Malinovskyi e lo stesso Muriel che faticano da matti a trovare spazi e tempi. Anzi, è dalle loro palle perse che nascono le azioni spagnole più pericolose.
Come al 27', quando in un ribaltamento veloce Vinicius semina il panico in area nerazzurra, dopo lo scambio con Benzema: Djimsiti mura in tackle davanti a Sportiello. La partita sembra comunque equilibrata e bloccata, quando arriva un episodio a indirizzarla. È il 34', Sportiello in fase di impostazione consegna il pallone a Modric (erano 4-5 i giocatori del Real in pressione alta sul primo palleggio ospite), abile a recapitarlo poi subito sui piedi da killer spietato di Benzema a centro area: da lì, il francese non sbaglia neanche bendato.
Un fulmine a ciel sereno, perché ora all'Atalanta servono necessariamente due gol per evitare l'eliminazione. Uno prova a farlo Malinovskyi al 43', ma il sinistro dai 20 metri dell'ucraino è largo. Una timida risposta. La chance potrebbe averla Muriel in chiusura di tempo, ma l'arbitro Makkelie fischia la fine prima che il colombiano possa ricevere e partire palla al piede sulla trequarti dei blancos.
Gasperini all'intervallo si gioca la carta Duvan Zapata, passando alle due punte e togliendo Pasalic. L'Atalanta ora ha più peso davanti, ma ovviamente si espone di più alle controffensive madrilene. Al 52' Vinicius fa tutto bene, partendo dalla sua metà campo, ma di fronte a Sportiello allarga troppo la conclusione con l'esterno destro. Il brasiliano è però in palla e al 58' sgasa di nuovo sul lato sinistro e viene steso da Toloi, prima fuori con una gamba e poi all'interno dell'area con l'altra. Per Makkelie è rigore, confermato poi dal check del Var. Un minuto prima, Gasp aveva perso Gosens per infortunio e aveva azzardato la mossa Ilicic. È proprio un errore in palleggio dello sloveno, entrato a freddo, a lanciare Vinicius nell'azione che porta al penalty, trasformato con la consueta freddezza da capitan Sergio Ramos, poco dopo sostituito da Militao.
Al 67' Zapata potrebbe riaccendere una fiammella di speranza, ma sull'assist di Malinovsky calcia in girata troppo centrale e Courtois riesce a opporsi. Subito dopo, Benzema impegna prima Sportiello di testa, poi sulla respinta colpisce il palo. Il finale di gara è pieno di occasioni, perché le squadre, con la qualificazione ormai non più in bilico, giocano a viso aperto. Courtois dice ancora no a Zapata al 76', poi il neo entrato Rodrygo emula il connazionale Vinicius, arrivando in azione solitaria sino dalle parti di Sportiello, ma deragliando poi sul fondo.
pierluigi pardo foto mezzelani gmt026
All'83' Muriel, sin lì impalpabile, disegna una splendida punizione a scavalcare la barriera e stavolta Courtois può solo toccare il pallone, prima che termini in rete. È il 2-1. C'è ancora partita? Risponde subito di no Asensio, altro subentrato, specializzato nell'infliggere l'ultima coltellata al cadavere delle italiane (la Juve ne sa qualcosa...): il suo sinistro trova scoperto il primo palo di Sportiello e ri-chiude la pratica. Gioco, partita, qualificazione Real.
BUTRAGUENO
Una parola, si è lasciato scappare solo una parola. Ma quel "vediamo" fa tutta la differenza del mondo tra il chiudere o l'alimentare una prospettiva di mercato. Il direttore delle relazioni istituzionali del Real Madrid, Emilio Butragueno, ai microfoni di Sky Sport ha tentato di scegliere la prima via quando gli è stato domandato se fosse possibile un ritorno di Cristiano Ronaldo in Spagna. Ma durante il suo dribbling si è lasciato sfuggire quella parola, che non farà altro che rendere più rumorose le sirene.
Le parole di Butragueno
Ecco infatti la risposta del dirigente dei blancos nel pre-partita del match di Champions League: "Un possibile ritorno di Cristiano Ronaldo? Vediamo. Siamo concentrati sulla partita, tutte le energie per noi e i giocatori sono rivolte all'Atalanta. Vogliamo dare una gioia ai nostri tifosi e accedere al sorteggio di venerdì".
algoritmo di caressa
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JORGE EL MAGICO GONZALEZ BUTRAGUENO
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